Stop delle licenze per lo svolgimento di attività commerciale o produttiva solo in presenza di gravi violazioni
Consiglio di giustizia amministrativa siciliana, sentenza 338 del 23 aprile 2025
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiSi chiede se in caso di fondazione qualificata come ente non commerciale che esercita attività di culto possano essere esenti dal pagamento del tributo le aree edificabili. Esiste una norma a sostegno di questo? Sempre in merito a tale esenzione, cambia qualcosa se l'ente non commerciale abbia anche la qualifica di ente appartenente al terzo settore?
Ai sensi del comma 759 della legge 160/2019, unico caso riconducibile al quesito in questione è la lettera g che prevede tra le esenzioni ai fini IMU “gli immobili posseduti e utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell'articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività previste nella medesima lettera i); si applicano, altresì, le disposizioni di cui all'articolo 91-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, nonché il regolamento di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 19 novembre 2012, n. 200”.
Le attività consentite, svolte con modalità non commerciali, sono quelle assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, attività di religione o di culto quelle dirette all'esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all'educazione cristiana.
Trattandosi di area edificabile è difficile immaginare che venga destinata allo svolgimento delle attività elencate, compreso l’esercizio del culto; tuttavia, a maggior approfondimento chiedete eventuale dichiarazione IMU che avrebbero dovuto presentare in modalità telematica come ENC e, soprattutto, maggiori approfondimenti sull’utilizzo effettivo dell’area da parte dell’associazione di culto.
7 marzo 2024 Luigi D’Aprano
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