Presentato il Programma nazionale di gestione dei rifiuti
PNRRPresso la sede nazionale ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), a Roma, il sottosegretario alla Transizione ecologica Vannia Gava e il presidente ISPRA Stefano Laporta, hanno illustrato la proposta di Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR), una delle riforme incluse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che ha come scopo quello di:
Il tutto da realizzare attraverso l’implementazione di una serie di bandi finanziati con più di 2 miliardi e cento milioni (1,5 miliardi per comuni e imprese pubbliche e 600 milioni per le imprese private).
Domande pervenute
Nel corso della presentazione è emerso che nel complesso sono pervenute 4.114 domande di finanziamento per un valore complessivo dei progetti di oltre 12 miliardi, ben oltre il budget previsto. Dal Nord sono arrivate 1.474 domande (36%), per complessivi 4.4 miliardi di euro, dal Centro 780 domande (19%) il cui valore complessivo ammonta a 3.3 miliardi di euro e dal Sud 1.860 domande (45%), per 4.6 miliardi. “È una adesione che rende raggiungibile l'obiettivo che ci siamo dati con il PNRR, quello cioè di dotare tutto il Paese di una rete omogenea di impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti, colmando il divario esistente tra Nord e Centro Sud”, ha detto Gava, spiegando che “oggi quasi il 70% degli impianti di trattamento e recupero energetico sono localizzati nelle regioni settentrionali, i rifiuti di importanti regioni del Mezzogiorno vengono trasferiti in impianti localizzati in altre aree con gravi conseguenze economiche e sull'ambiente. L'applicazione del nuovo Piano nazionale per la gestione dei rifiuti eliminerà le inefficienze e le diseconomie, trasformerà veramente i rifiuti da problema e risorsa”. L’obiettivo, adesso, è che i progetti vengano valutati rapidamente e realizzati al più presto, ha sottolineato il sottosegretario, alla presenza del capo dipartimento per lo Sviluppo sostenibile Laura D'Aprile, del capo dipartimento per il PNRR, Paolo D'Aprile, del direttore generale per l'economia circolare, Silvia Grandi e della responsabile del Centro nazionale dei rifiuti e dell'economia circolare, Valeria Frittelloni.
Stop al turismo dei rifiuti
"Con questi progetti diamo attuazione a un'altra tappa del PNRR, mettiamo a terra finanziamenti senza precedenti nella storia recente, che potranno finalmente dare all'Italia una gestione più efficiente dell'economia circolare. Anche le regioni e le aree del Paese che sono in affanno nella gestione dei rifiuti potranno finalmente dotarsi di impianti moderni ed efficienti", ha commentato Gava. Il presidente ISPRA, Laporta, ha evidenziato che il PNGR è "uno strumento strategico di indirizzo per le regioni e le province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti, è stato predisposto con il contributo delle regioni, delle due province autonome, dell'ISPRA, dell'Associazione nazionale dei comuni italiani, del Ministero dello Sviluppo economico e dell'Autorità di Regolazione per energia Reti e Ambiente". Circa il ruolo delle amministrazioni territoriali, il sottosegretario Gava, ricordando che “l'Europa ha fissato al 2035 il 10% dei rifiuti in discarica”, ha tenuto a rimarcare come sia “necessario arrivare ad una autonomia di impianti a livello regionale e territoriale e bloccare il turismo dei rifiuti da una regione all'altra. Avere una risorsa impiantistica vuol dire anche non avere circolazione su gomma e ulteriore inquinamento".
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