Ok in Commissione al Senato alla riforma degli Istituti tecnici. Spazio alle Regioni
PNRRIn vista dell’approdo la riforma degli Istituti tecnici superiori (ITS) in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Sono molto soddisfatto per l'approvazione a larghissima maggioranza in Commissione Istruzione e Cultura del Senato del disegno di legge sugli ITS. Si tratta della prima riforma del PNRR che prende sempre più forma e sta per diventare legge", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. "L'investimento che stiamo facendo su questo segmento formativo è strategico per lo sviluppo dell'intero Paese. Il via libera dimostra l'attenzione comune e la responsabilità condivisa nei confronti del settore. Con 1,5 miliardi di euro a disposizione potenzieremo i percorsi, rafforzando la rete, strutturando sempre di più il rapporto con le Regioni e i loro territori, con l'obiettivo di rendere questa offerta più conosciuta e richiesta tra i giovani".
Il ruolo delle Regioni
Il disegno di legge dovrà essere varato definitivamente entro il dicembre 2022. E sancisce l'istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, di cui fanno parte gli Istituti tecnici superiori (ITS), che assumono la denominazione di istituti tecnologici superiori (ITS Academy) con l’obiettivo di ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali. Le figure professionali potranno essere articolate in profili, sulla base della programmazione dell'offerta formativa delle singole Regioni. Gli ambiti preferenziali saranno comunque la transizione ecologica, compresi i trasporti, la mobilità e la logistica; la transizione digitale; le nuove tecnologie per il made in Italy, compreso l'alto artigianato artistico; le nuove tecnologie della vita; i servizi alle imprese e agli enti senza fine di lucro; le tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo; le tecnologie dell'informazione, della comunicazione e dei dati; l'edilizia. I soggetti fondatori delle Academy, costituite come fondazioni, saranno almeno un istituto di scuola secondaria di secondo grado; una struttura formativa accreditata dalla Regione; una o più imprese e reti di imprese che utilizzano in modo prevalente le tecnologie che caratterizzano l'ITS Academy. Previsto un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro effettuate in favore delle fondazioni. Gli ITS Academy potranno svolgere le attività di intermediazione di manodopera ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo n. 276 del 2003, rendendo pubblici e gratuitamente accessibili, nei relativi siti internet istituzionali, i curricula dei propri studenti dalla data di immatricolazione almeno fino al dodicesimo mese successivo alla data del conseguimento del titolo di studio.
Offerta formativa
Gli standard minimi per il riconoscimento e l'accreditamento degli ITS Academy saranno recepiti dalle Regioni, nell'ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione; le amministrazioni possono introdurre eventuali criteri aggiuntivi. Alle Regioni spetta, inoltre, definire le procedure per il riconoscimento e l'accreditamento. Si prevede che la costituzione degli ITS Academy sul territorio nazionale rispetti le competenze esclusive delle Regioni in materia di programmazione dell'offerta formativa e sia effettuata sulla base di criteri che assicurano il coinvolgimento delle parti sociali. Il ddl rimette a decreti del Ministro dell'istruzione adottati previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, la disciplina dell'anagrafe nazionale degli studenti iscritti ai percorsi degli ITS Academy e della banca dati nazionale relativa al sistema di istruzione e formazione tecnica superiore. Tramite la stessa tipologia di provvedimento sarà disciplinato il sistema nazionale di valutazione e monitoraggio, disponendo che il Ministero si possa comunque avvalere anche di enti pubblici di ricerca su cui ha la vigilanza. Le Province autonome di Trento e di Bolzano provvederanno alle finalità della legge nell'ambito delle competenze attribuite dallo statuto speciale e dalle relative norme di attuazione.
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