Altre 74 domande dai Comuni, Sicilia in testa. Il nodo delle capacità attuative
PNRRSi è concluso il 31 maggio l'ulteriore Avviso per gli asili nido destinato ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, con priorità per le Regioni Basilicata, Molise e Sicilia, finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per circa 70 milioni residui. Viene così definitivamente conclusa, spiega una nota del ministero dell’Istruzione, la procedura del PNRR per l'Istruzione 0-2 anni, con l'utilizzo completo dei 2,4 mld disponibili, e rispettando la percentuale del 55,29% di risorse prevista per il Sud. Con l'aggiunta dei fondi per Poli dell'infanzia e Scuole dell'infanzia, verranno impiegati per intero i 3 miliardi messi a disposizione dal PNRR. Per l'Avviso chiuso a fine maggio sono arrivate complessivamente ulteriori 74 domande, per un totale di richieste di finanziamento per 81.199.333,64 euro. Il maggior numero di candidature è arrivato dalla Sicilia (22), seguita da Campania (10), Abruzzo, Basilicata, Molise (9 ciascuna), Calabria (7), Puglia e Sardegna (4 ciascuna). "Siamo riusciti a utilizzare per intero le risorse del PNRR per gli asili nido. Un lavoro di squadra che ci rende orgogliosi, condotto con l'Agenzia per la coesione, le Prefetture, l'Anci, la struttura ministeriale per il PNRR. Un'azione che ha permesso anche di rinsaldare e ricucire rapporti istituzionali con il territorio, con il costante supporto fornito ai Comuni per poter partecipare ai bandi", commenta il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
La messa a terra
Della messa a terra dei progetti più impellenti, come quelli legati agli asili nido, si è parlato al Festival dell’Economia di Trento. "Il PNRR può costituire una potenziale difficoltà, legata alla disponibilità di risorse umane qualificate, soprattutto per i Comuni, alcuni dei quali molto piccoli. Solo per la rigenerazione urbana sono 159 i progetti, 413 i cluster. Un grande aiuto è arrivato dal settore privato della progettazione, che ha presentato 523 offerte”, ha osservato il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, intervenendo all'incontro dal titolo "Osservatorio sul PNRR: obiettivi raggiunti e criticità". “Non tutte le opere devono partire subito, come quelle principali. Non possiamo paragonare le opere ferroviarie ai nuovi asili nido. C'è ancora un anno e mezzo per completare progettazione e bandi. E conoscendo le difficoltà dei Comuni, insieme a Invitalia, Cdp e Anci abbiamo avviato un programma di assistenza tecnica per le opere finanziate dal PNRR", ha aggiunto. “Sul PNRR ci sono delle difficoltà attuative legate alla capacità amministrativa e ai processi decisionali”, ha fatto eco il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. "Il tema dell'adeguatezza amministrativa è centrale, soprattutto in una fase del PNRR in cui passerà dagli enti locali la realizzazione di obiettivi in settori di assoluta importanza come la rigenerazione urbana, la riduzione del rischio idrogeologico, la realizzazione di mense, palestre, asili nido e nuove scuole, i progetti di riqualificazione dei borghi, il rinnovo del parco ferroviario regionale, la realizzazione di piste ciclabili e di interventi sulla rete idrica. Tutti temi che ci proiettano al primo trimestre del 2023, quando sarà necessario aver raggiunto l'aggiudicazione dei contratti d'appalto in molti di questi ambiti. Gli impegni attuativi sono complessi e i tempi sfidanti. Molti interventi nel solco del potenziamento della capacità amministrativa sono già stati avviati", ha detto Garofoli.
La Posta del Sindaco
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