PNRR - Materie prime, cuscinetto ai Comuni

Decaro a “Missione Italia”: garantire un margine di aumento del 20% sui progetti

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"Stiamo lavorando affinché vi sia un fondo dedicato ai Comuni che funga da cuscinetto per i finanziamenti PNRR che subiscono rincari dei quadri economici. La norma contenuta nel decreto legge 50 in fase di conversione è la strada utile, purché sia definita una quota specifica dedicata ai Comuni, per cui l'Anci ha già chiesto 500 milioni per il 2022. Sul tavolo c'è l'ipotesi di garantire un margine di aumento del 20% sui progetti sui quali sarà verificato un aumento dei prezzi", lo ha annunciato il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nella sua relazione introduttiva alla due giorni di “Missione Italia”, l’evento sul PNRR organizzato dall’ANCI a Roma.
"Soprattutto sarà importante arrivare pronti quando sarà il momento della pubblicazione delle gare, tra la fine di quest'anno e i primi sei mesi del 2023. Su questo punto”, ha aggiunto il presidente dell'Anci, “abbiamo già avuto ampia disponibilità dal ministro dell'Economia. Il ministro Franco ha detto che ci sono 7,5 miliardi di euro a disposizione per il PNRR e una parte di quei fondi saranno a disposizione dei Comuni”.
"Questa è una fase cruciale per il buon esito del PNRR, parlo dele prossime settimane, non dei prossimi mesi. Occorre qui e in questo momento forse ancor più di quanto fatto nei mesi scorsi, un confronto serrato e un lucido coordinamento istituzionale", ha fatto eco Roberto Garofoli, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri. "Si sta aprendo la fase dell'attuazione ed è una fase altamente complessa che richiede l'impegno dell'intero sistema amministrativo italiano a livello centrale e locale ed è un sistema che presenta difficoltà, debolezze ed inadeguatezza", ha spiegato. "Tuttavia, il piano impone tempestività nella realizzazione dei traguardi, così come tempestive devono essere le segnalazioni di criticità e di difficoltà nelle prossime settimane. Non sono mancate alcune anche forti semplificazioni amministrative procedimentali, probabilmente non sono sufficienti e occorre ancora intervenire; dunque, aiutateci a mettere a fuoco criticità e soluzioni", ha detto Garofoli, rivolgendosi ai sindaci e agli amministratori locali e raccomandando loro di segnalare le criticità che si trovano ad osservare nell'attuazione del Piano.
Ma le difficoltà non terminano qui. "C'è un altro punto critico sul quale voglio richiamare l'attenzione: il tema delle semplificazioni e delle autorizzazioni", ha spiegato Decaro. "Pensiamo che sia stato giusto concentrare i poteri autorizzativi in pochi grandi organismi: la Sovraintendenza unica, le commissioni nei vari ministeri... però, appunto, si è intervenuto sulle strutture. Noi invece chiedevamo, e torniamo a chiedere con forza, che si intervenga soprattutto sulle procedure e sui tempi, e sulla mentalità e sulla missione stessa di chi detiene il potere di dare o di negare un'autorizzazione: continuano a verificarsi, dovunque nel nostro Paese, casi clamorosi, vicende nelle quali lo Stato impedisce a sé stesso di adempiere al mandato affidatogli col PNRR, di rispettare le priorità trasversali definite dalla Commissione Europea, e in definitiva di corrispondere ai doveri che ha nei confronti degli stessi cittadini".
E anche "sul fronte personale" negli enti locali per il PNRR, secondo il sindaco di Bari, "occorre trovare soluzioni urgenti". "Una strada l'abbiamo aperta noi dell'Anci, d'intesa con il Mef, e ora grazie all'accordo siglato con Invitalia i Comuni possono affiancarsi ad una struttura efficiente e dotata delle competenze necessarie per lavorare sulle progettazioni e sulle gare per i lavori attraverso la soluzione degli accordi quadro territoriali. Proveremo a replicarla in tutti i casi in cui sia possibile, questa strada potrebbe secondo noi proseguire con un ulteriore coinvolgimento delle partecipate dello Stato, come Cdp e Consip".

La Posta del Sindaco




Scritto il 23/06/2022 , da La Posta del Sindaco

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