Report trimestrale OICE sui bandi di progettazione
PNRRAmministrazioni locali in cerca di aiuto per l’attuazione del PNRR.
L’OICE, l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica, ha esaminato gli 80 bandi e avvisi di gara emessi fra ottobre e dicembre 2021 per servizi tecnici (ingegneria e architettura) che riguardano il PNRR e il PNC (Piano nazionale complementare).
Ebbene, dal monitoraggio dell’OICE risulta che:
Le 23 procedure per la richiesta di supporti esterni per i RUP ammontano a 21,3 milioni di euro.
Serve una mano
“Siamo in presenza di una richiesta necessitata perché le stazioni appaltanti non sempre sono in grado di seguire con risorse qualificate e specializzate l’attuazione delle procedure”, ha osservato il presidente OICE, Gabriele Scicolone. “Arriveranno i nuovi tecnici che si stanno assumendo ma comunque le opere più complesse e delicate hanno necessità di supporti e anche di affidamento all’esterno o della direzione lavori. Anche qui vedremo come andranno le cose. Dal punto di vista delle assegnazioni delle risorse va dato atto al MIMS di avere fatto bene il suo lavoro, assegnando in tempi rapidi risorse per complessivi 59,2 miliardi di euro, pari al 96,5% del totale, circa 61,4 mld su un totale di circa 210 mdl complessivi del PNRR.”
I numeri delle gare
Nell'ultimo trimestre 2021 sono state rilevate dall'Ufficio studi OICE 80 gare per affidamenti di servizi tecnici e di supporto alle stazioni appaltanti e ad appalti di servizi con lavori (appalti integrati) per un valore di 185 milioni di euro, di cui 119,5 relativi alla sola progettazione (valore calcolato considerando la quota parte di progettazione negli appalti integrati e la quota di progettazione affidata unitamente alla direzione dei lavori).
L'affidamento di queste attività è propedeutico alla successiva realizzazione di lavori per un importo pari a 4,2 miliardi.
Una forte accelerazione è stata registrata in dicembre con 64 gare.
Delle 80 gare rilevate dall’OICE:
Le Regioni sono le stazioni appaltanti più attive con 29 bandi per servizi tecnici per un totale di servizi affidati pari a 66 milioni di euro su un totale di 185, il 35,8% del totale, a riprova del ruolo centrale che esse rivestono nell'attuazione del PNRR.
Per quanto riguarda i criteri di affidamento:
Cinque anni per chiudere le opere
“La sfida del PNRR coinvolge per primi i progettisti e siamo ovviamente pronti a coglierla e a fare di tutto per rispettare i tempi. Ma per progettare bisogna prima fare le gare di affidamento e, sotto questo aspetto, a ottobre e novembre eravamo molto preoccupati per le pochissime gare emesse, in tutto 16”, confessa Scicolone. Aggiungendo che “a dicembre la situazione è migliorata con 67 gare emesse. Occorre però fare presto e il 2022 deve diventare l’anno delle gare se si vuole poi avere il tempo di progettare e di realizzare le opere. Sulle tempistiche, i nostri dati ci dicono che, nei casi migliori, quando una gara di progettazione viene fatta speditamente, si arriva a stipulare il contratto in circa 6/7 mesi dalla pubblicazione del bando, salvo contenziosi, ovviamente; poi il progetto va fatto, approvato e messo a base di gara per affidare alle imprese i lavori, che poi andranno collaudati. A questo punto cinque anni potranno essere sufficienti per certe opere, come le scuole, le case della salute e, probabilmente, in molti progetti di ‘qualità dell’abitare’, ma per opere complesse o in caso di contenziosi in una delle due procedure di gara il rischio di sforare non è irrilevante.
Dovrebbe essere resa obbligatoria la durata di due o quattro mesi delle gare, come già previsto dal decreto semplificazioni n. 76/2020, ma misura spesso disattesa dalle stazioni appaltanti perché non vi sono sanzioni. I cosiddetti tempi di attraversamento pesano oltre il 40% del totale dell’iter di realizzazione di un’opera. Siamo quindi all’inizio ed è molto probabile che il 2022 sia l’anno di una forte accelerazione anche perché se no l’impegno dei fondi (derivante dall’approvazione dei progetti e dall’avvio della gara entro il 2023) difficilmente potrà essere realizzato”.
La Posta del Sindaco
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