Ecco come funzioneranno
PNRRPrimavera, tempo di PNRR per la digitalizzazione della pubblica amministrazione locale.
Tra qualche settimana usciranno diversi bandi destinati agli enti per gli interventi relativi alla digitalizzazione della PA contenuti nella Missione 1 Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A dare l’annuncio L’OReP – Osservatorio sul Recovery Plan, promosso dal Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata e da Promo PA Fondazione.
Dalla primavera del 2022 saranno dunque pubblicati i primi avvisi del PNRR dedicati, attraverso un’area riservata su PA digitale 2026, la piattaforma del Dipartimento per la trasformazione digitale che consente alle amministrazioni di richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza. Le amministrazioni potranno compilare un modulo online per aderire alle misure e richiedere i finanziamenti dedicati.
Due opzioni
A seconda della tipologia di misura e di PA, sarà possibile accedere alle risorse secondo due modalità:
Nel primo caso, ogni PA, in base a tipologia e dimensione, potrà accedere alle misure attraverso soluzioni standardizzate, ciascuna con un valore economico predefinito. Non sarà dunque necessario scrivere e presentare progetti per ricevere finanziamenti e per semplificare l’accesso ai fondi del PNRR; le amministrazioni potranno accedere, con un’unica registrazione, a più misure, richiedendo, per esempio, finanziamenti sia per la migrazione al cloud sia per il miglioramento dei siti web.
Nel secondo caso, che interessa una platea ristretta di beneficiari (fino a 1.000 PA), è prevista una modalità di accesso attraverso la presentazione di progetti, a seguito di appositi avvisi pubblici. Alla conclusione della fase di selezione, saranno individuate le amministrazioni ammesse a finanziamento. Per l'attuazione di specifiche misure invece le amministrazioni interessate saranno coinvolte direttamente attraverso appositi accordi.
L’obiettivo? Garantire i fondi in tempi rapidi e certezza procedurale.
Soggetti beneficiari e stanziamenti
I soggetti beneficiari sono Comuni, Città metropolitane, Enti regionali, Province, Province autonome, Regioni ma anche Università, Scuole, Istituti di alta formazione musicale e coreutica, Enti di ricerca pubblica, Consorzi interuniversitari di ricerca, Enti per il diritto allo studio, Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere e per il Terzo settore Enti iscritti agli albi del servizio civile.
I progetti di interesse (anche) per i Comuni sono:
Tempistica
Dopo la pubblicazione dei bandi e l’avvio delle selezioni è previsto che i primi interventi partano nell’estate prossima. Gli enti saranno accompagnati da un apposito team governativo e gli adempimenti, come ad esempio la rendicontazione, si svolgeranno totalmente online.
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