La Corte dei conti ha approvato il programma del controllo concomitante 2022
PNRRL’occhio della Corte dei conti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il "Quadro programmatico del controllo concomitante sulle gestioni pubbliche statali in corso di svolgimento per l'anno 2022" è stato approvato con delibera n. 1/2022 dal Collegio del controllo concomitante previsto dal decreto legge Semplificazioni (n. 76/2020) e istituito presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti allo scopo di esercitare – spiega una nota – “un'innovativa forma di controllo volta ad accelerare l'attuazione degli interventi di sostegno e rilancio dell'economia nazionale, tra i quali quelli previsti dal PNRR”.
Ambiti e progetti sotto controllo
Gli ambiti di controllo sono quelli tendenzialmente corrispondenti alle missioni del PNRR:
Tra i progetti inseriti nel programma dei controlli concomitanti per il 2022:
Obiettivi
La filosofia di fondo della delibera è “far emergere già in corso di svolgimento, attraverso verifiche puntuali dei cronoprogrammi e del raggiungimento degli obiettivi, eventuali gravi irregolarità gestionali ovvero rilevanti ed ingiustificati ritardi nell'esecuzione dei progetti - da segnalare alle amministrazioni, inizialmente, tramite apposite raccomandazioni o avvisi (warning) - contribuendo, in tal modo, a ridurre il rischio di vedere vanificata l'efficacia delle misure di sostegno e rilancio e, di conseguenza, pregiudicata la "ripartenza" del Paese”. Si tratta di una nuova funzione attribuita alla magistratura contabile che “si pone nel più vasto ambito delle forme di controllo sulle amministrazioni dello Stato e tende ad assicurare un'azione propulsiva finalizzata al corretto impiego delle risorse disponibili, in parte provenienti anche dall'Unione europea e rimesse alla gestione pubblica, per intercettare e, dove possibile, prevenire, anche attraverso un dialogo aperto con le stesse amministrazioni, gravi irregolarità gestionali o rilevanti deviazioni da obiettivi, procedure o tempi di attuazione degli interventi”.
L'attività di controllo potrà concludersi, soltanto nei casi più gravi, nella richiesta del presidente della Corte rivolta al Ministro competente di attivare la responsabilità dirigenziale, disporre la sospensione dell'impegno di somme stanziate sui relativi capitoli di spesa, avviare un iter che obblighi l'amministrazione ad adottare tempestivamente azioni correttive (dovendo, in alternativa, motivare al Parlamento ed alla Corte stessa le ragioni che impediscono di ottemperare ai rilievi della magistratura contabile).
Il timing
Il Collegio, si legge nella delibera, ha tenuto conto della necessità di sottoporre a controllo concomitante “piani e progetti di sostegno e di rilancio dell’economia nazionale che abbiano una effettiva partenza e/o concreti riflessi già nel 2022”. Perciò, i progetti ancora di là da avere un principio di esecuzione concreto non possono essere, in questa prima fase, “efficacemente sottoposti a controllo concomitante”. Allo stesso modo, “si è ritenuto di non sottoporre a controllo quelle innovazioni di carattere squisitamente normativo (es. riforma giustizia, codice appalti), per le quali si possono rilevare meri ritardi, ma non devianze gestionali, stante anche la discrezionalità politica che connota il legislatore”.
La Posta del Sindaco
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