PNRR - Al decollo il Programma nazionale gestione rifiuti

Strumento di indirizzo per gli enti territoriali con orizzonte temporale 2028

PNRR

Pubblicata sul sito del Ministero della Transizione ecologica, nell'ambito della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), la proposta di Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (Pngr). Si tratta - spiega una nota del dicastero - dello strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti. Il Pngr è previsto dall'articolo 198-bis della legge 152 del 2006, introdotto con il recepimento del pacchetto europeo per l'economia circolare a settembre 2020, ed è stato inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) come una delle riforme principali della missione sull'economia circolare (M2C1). Si tratta di una riforma per accompagnare e sostenere i due investimenti del PNRR per l'economia circolare: uno da 1,5 miliardi e l'altro da 600 miliardi, i cui avvisi si stanno chiudendo in questi giorni. "Ringrazio il Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la Direzione economia circolare del Mite per questo straordinario lavoro ed Ispra per il supporto tecnico-scientifico”, commenta la sottosegretaria al Mite, Vannia Gava. “Ora raggiungiamo, come previsto, un'altra tappa del PNRR. Il Programma nazionale è uno strumento importante per uniformare il Paese su una strategia corretta della gestione dei rifiuti, grazie ad un'impiantistica moderna e diffusa capillarmente sul territorio. Trasformiamo i rifiuti da problema a risorsa".

Obiettivi
L'obiettivo del Programma è colmare il gap impiantistico, aumentare il tasso di raccolta differenziata e di riciclaggio al fine di sviluppare nuove catene di approvvigionamento di materie prime seconde dal ciclo dei rifiuti, in sostituzione di quelle tradizionali e contribuire alla transizione energetica. I target si concentrano sull'aumento del tasso di raccolta differenziata, sulla riduzione del numero delle discariche irregolari, sulla riduzione del tasso di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani al di sotto del 10% al 2035.
Nello specifico si punta, tra l’altro, ai seguenti obiettivi:

  • entro il 31 dicembre 2023 la differenza tra la media nazionale e la Regione con i peggiori risultati nella raccolta differenziata si riduce a 20 punti percentuali, considerando una base di partenza del 22,8%;
  • entro il 31 dicembre 2024 la variazione tra la media della raccolta differenziata delle tre Regioni più virtuose e la medesima media delle tre Regioni meno virtuose si riduce del 20%;
  • entro il 31 dicembre 2023 si raggiunge una riduzione delle discariche irregolari in procedura di infrazione NIF 2003/2007 da 33 a 7;
  • entro il 31 dicembre 2023 si raggiunge una riduzione delle discariche irregolari in procedura di infrazione NIF 2011/2215 da 34 a 14.

Il Pngr prevede che le Regioni che presentano, rispetto alla produzione, un tasso di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani e dei rifiuti provenienti dal loro trattamento, ivi inclusi gli scarti delle operazioni di trattamento preliminare e i rifiuti urbani sottoposti ad operazioni di smaltimento mediante incenerimento, maggiore del 10%, devono garantire, nell’ambito della pianificazione regionale, una progressiva riduzione dello smaltimento in discarica annuo fino al raggiungimento dell’obiettivo stabilito al 2035 dal decreto legislativo 36/2003.

Osservazioni e passaggi attuativi
La pubblicazione del Pngr ( https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/8199/12062 ), per permettere la consultazione pubblica, è prevista dalla procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), necessaria per l'approvazione del Programma. Cittadini e organizzazioni interessate possono esaminare la bozza di documento e presentare le proprie osservazioni entro 45 giorni dalla pubblicazione. Il Programma ha un orizzonte temporale di sei anni (2022-2028). Le Regioni e le Province autonome saranno poi tenute ad approvare o adeguare i rispettivi piani regionali di gestione dei rifiuti entro 18 mesi dalla pubblicazione del Pngr definitivo.

La Posta del Sindaco

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Scritto il 18/03/2022 , da La Posta del Sindaco

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