Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Ripartiti 100 milioni di euro per l’assistenza agli alunni disabili
Servizi Comunali Diritto allo studio Trasferimenti erarialiApprofondimento di Amedeo Di Filippo
Ripartiti 100 milioni di euro per l’assistenza agli alunni disabili
Amedeo Di Filippo
Con una decisione a dir poco meritoria, la Legge di bilancio per il 2016 ha risolto l’annosa contesa che ha visto Province e Comuni l’un contro l’altro armati su chi dovesse sopportare la spesa per l’assistenza degli alunni disabili delle scuole secondarie di secondo grado. Competenza inequivocabilmente attribuita alle prime dal D.L. n. 112/1998, ma in molti casi non esercitata per mancanza di fondi ad hoc cui spesso ha sopperito la buona volontà dei Comuni che si sono accollati il relativo onere con risorse dei propri bilanci.
Diversi anche i pareri delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti in merito, che hanno puntualmente dato ragione alle amministrazioni comunali e torto a quelle provinciali, arrivati però nel pieno della rivoluzione Delrio e del progressivo svuotamento funzionale delle Province, col portato di tagli alle spese e ai finanziamenti auspice anche le manovre di spending review.
Una pezza ce l’ha messa il Legislatore nazionale, che con una decisione salomonica ha attribuito le funzioni alle Regioni e ha finanziato l’operazione con un contributo specifico, da destinare agli enti che effettivamente hanno esercitato e continuano ad esercitare le funzioni in questione.
Il contesto legislativo
L’art. 139 del D.L. n. 112/1998 ha distribuito la competenza relativa ai servizi di supporto organizzativo del servizio alle funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali in parte alle Province, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e in parte ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola (lett. c).
L’art. 1, comma 947, della Legge di stabilità n. 208/2015, ai fini del completamento del processo di riordino delle funzioni delle Province ai sensi della Legge “Delrio” n. 56/2014, ha attribuito le suddette funzioni alle Regioni a decorrere dal 1° gennaio 2016. Ha fatto salvo le disposizioni legislative regionali che a quella data già ne prevedono l'attribuzione alle Province, alle Città metropolitane o ai Comuni, anche in forma associata.
Per l'esercizio di queste funzioni la Legge di stabilità 2016 ha attribuito un contributo di 70 milioni di euro per l'anno 2016, rinviando ad apposito Dpcm, da emanare su proposta del Ministro delegato per gli affari regionali e le autonomie locali, di concerto col Ministro delegato per la famiglia e le disabilità, il Miur, il MEF e il Ministro dell'interno, previa intesa in sede di Conferenza unificata, il riparto del contributo tra gli enti territoriali interessati, anche frazionandolo, per l'anno 2016, sulla base dell'anno scolastico di riferimento, in due erogazioni, tenendo conto dell'effettivo esercizio delle funzioni di cui al primo periodo.
Per l’anno 2018 l’art. 1, comma 70, della Legge n. 205/2017 ha attribuito un contributo di 75 milioni di euro. Per il 2019 è intervenuta l’ultima Legge di bilancio (Legge n. 145/2018), il cui comma 561 ha incrementato l'autorizzazione di spesa di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Il Decreto
Nello stato di previsione del Miur risultano dunque per il 2019 100 milioni di euro, derivanti dai 75 della Legge di stabilità 2018 e dai 25 di quella del 2019, da destinare alle Regioni per fronteggiare le spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali. Il riparto viene effettuato sulla base di quanto previsto dalla Legge n. 208/2015.
Il Dpcm che si segnala (in allegato), munito del visto di registrazione della Corte dei conti e ora diffuso dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, provvede a ripartire il contributo secondo la tabella allegata, in base al numero degli studenti con disabilità fisiche o sensoriali presenti nelle scuole secondarie superiori.
Le risorse verranno erogate dalle Regioni alle Province e alle Città metropolitane che esercitano “effettivamente” le funzioni di che trattasi quale contributo integrativo rispetto alla copertura finanziaria prevista nelle disposizioni regionali attinenti alle funzioni non fondamentali di tali enti.
Nei casi in cui dette funzioni non sono esercitate dalle Province o dalle Città metropolitane, il Dpcm attribuisce la quota del contributo direttamente alle Regioni, le quali vengono impegnate a stabilire le modalità di riparto tra gli enti territoriali interessati.
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