Approfondimento di Amedeo Di Filippo

Il Ministero del lavoro mette in palio 250 milioni per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale

Servizi Comunali Lotta alla povertà e inclusione sociale Servizi alla persona
di Di Filippo Amedeo
02 Ottobre 2019

Approfondimento di Amedeo Di Filippo

Il Ministero del lavoro mette in palio 250 milioni per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale

Amedeo Di Filippo

 

Con Decreto Direttoriale del 27 settembre 2019 il Ministero del lavoro ha adottato l'Avviso pubblico n. 1/2019 PaIS (nel file allegato) destinato a sostenere interventi di inclusione attiva e di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. Rivolto agli Ambiti territoriali sociali, presenta una dotazione finanziaria di 250 milioni di euro.

Il contesto

Il PON Inclusione è stato approvato con Decisione della Commissione C (2014) 10130 del 17 dicembre 2014, riprogrammato con successiva Decisione C (2017) n. 8881 del 15 dicembre 2017, con Decisione C (2018) n. 8586 del 6 dicembre 2018 e da ultimo con Decisione C (2019) n.5237 del 11 luglio 2019. Tra gli obiettivi principali vi sono il supporto all’implementazione del sostegno per l’inclusione attiva, della sua evoluzione rappresentata dal Reddito di inclusione e infine del Reddito di Cittadinanza.

Il PON prevede, negli Assi 1 e 2, di supportare l’implementazione nei territori di una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, basata sull’integrazione di un sostegno economico con servizi di accompagnamento e misure di attivazione di tipo condizionale rivolti ai soggetti che percepiscono il trattamento finanziario, e che le risorse siano assegnate tramite avvisi “non competitivi” rivolti alle amministrazioni territoriali di Ambito per la presentazione di proposte progettuali di interventi rivolti ai beneficiari di tale misura di contrasto alla povertà e al rafforzamento dei servizi loro dedicati.

Per dare seguito al rafforzamento dei servizi sociali e al finanziamento di azioni per l’accompagnamento lavorativo, gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà attivati dai Comuni e dagli Ambiti territoriali, l'avviso pubblico n. 1/2019 è finalizzato alla presentazione di progetti per l’attuazione dei Patti per l’Inclusione Sociale (PaIS), da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE).

I soggetti

L’avviso è rivolto esclusivamente gli Ambiti sociali territoriali, chiamati a presentare un’unica proposta progettuale in qualità di capofila e attuarla autonomamente, salvo che non risulti assolutamente necessaria la presenza di partner di progetto, comunque identificabili esclusivamente tra i soggetti componenti l’Ambito (Comuni, Unioni di Comuni, etc.).

È consentito coinvolgere stakeholder, sia pubblici che del privato sociale, in tavoli di concertazione, incontri programmatici o altre modalità partecipative al fine di definire, in maniera concertata, politiche di inclusione attiva e contrasto alla povertà e alla esclusione sociale coerenti con i fabbisogni locali e settoriali del territorio.

Destinatari finali dei progetti finanziati sono i nuclei familiari e le altre persone in povertà, inclusi i beneficiari del reddito di inclusione e del reddito di cittadinanza. Per questi ultimi la condizione di povertà è individuata sulla base delle condizioni economiche, attestate mediante una attestazione di accertata condizione di indigenza da parte dei servizi del Comune di residenza ovvero con ISEE inferiore 6 mila euro.

Le finalità

L’avviso intende rafforzare i servizi necessari allo svolgimento delle funzioni attribuite agli Ambiti Territoriali per la predisposizione ed attuazione della presa in carico dei soggetti destinatari, con particolare riguardo alle seguenti funzioni:

  • rafforzamento dei servizi sociali, che prevede quali “azioni” il potenziamento dei servizi di segretariato sociale, dei servizi di presa in carico e degli interventi sociali rivolti ai nuclei beneficiari e l’informazione all’utenza e dotazione strumentale informatica e servizi ICT;
  • interventi socio-educativi e di attivazione lavorativa, che ha come azioni i servizi socio-educativi, l’attivazione lavorativa, tirocini e work experience, l’orientamento, consulenza e informazione per l’accesso al lavoro per i destinatari;
  • promozione di accordi di collaborazione in rete, che prevede attività per l’innovazione e l’empowerment degli operatori e azioni di networking per il sostegno all’attuazione degli interventi.

Le risorse

L’avviso mette a disposizione 250 milioni di euro, ripartiti tra gli Ambiti Territoriali in proporzione al numero dei residenti sul totale dei residenti della Regione di appartenenza e al numero dei beneficiari del Rei e del Rdc sul totale dei beneficiari regionali, con un peso rispettivamente individuato nel 40% e 60%.

Il piano finanziario dovrà essere redatto attraverso la compilazione della apposita funzionalità che sarà attivata sulla piattaforma SIGMA Inclusione, sia per il capofila che per gli eventuali partner. Il budget complessivo di ogni proposta di intervento non potrà essere superiore alla dotazione finanziaria massima assegnata all’Ambito. I costi sostenuti per il progetto ammesso a finanziamento potranno essere riconosciuti a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso e fino al 31 marzo 2023.

La valutazione

Le proposte progettuali devono essere presentate all'interno di una delle seguenti finestre temporali:

  • per i soggetti con un livello di spesa approvata uguale o superiore al 50%: a partire dal 20 gennaio 2020 e fino alle 23:59 del 20 marzo 2020;
  • per i soggetti con un livello di spesa approvata compreso tra un importo inferiore al 50% e uguale o superiore al 25%: a partire dal 20 aprile 2020 e fino alle 23:59 del 19 giugno 2020;
  • per i soggetti con un livello di spesa approvata compreso tra un importo inferiore al 25% e uguale o superiore al 5%: a partire dal 20 luglio 2020 fino alle 23:59 del 30 settembre 2020.

L’istruttoria delle proposte verrà svolta da apposita struttura ministeriale e sarà articolata in una preliminare verifica della ammissibilità e in una successiva valutazione sulla base di 3 macro-criteri: a) coerenza del progetto, che valuta l’adeguatezza e completezza informazioni fornite e la coerenza tra tipologia di azioni e risorse finanziarie destinate da budget; b) qualità dell'organizzazione, relativa alla struttura organizzativo-gestionale; c) elementi economico-finanziari, concernente la coerenza e congruità del piano finanziario.

Per l’attuazione delle proposte d’intervento ammesse a finanziamento verrà sottoscritta una “convenzione di sovvenzione” che disciplina i rapporti tra autorità di gestione e beneficiario, prevedendo i rispettivi diritti ed obblighi afferenti all’azione finanziata nonché le eventuali sanzioni e/o rimedi applicabili in caso di inadempimento degli obblighi imposti.

28 settembre 2019

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