Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Pubblicato in Gazzetta il “Decreto clima”, opportunità e nuovi obblighi per gli enti locali
Servizi Comunali Mobilità Trasporto scolastico Tutela ambientaleApprofondimento di Amedeo Di Filippo e griglia con adempimenti e scadenze (in allegato)
Pubblicato in Gazzetta il “Decreto clima”, opportunità e nuovi obblighi per gli enti locali
Amedeo Di Filippo
Il D.L. 14 ottobre 2019, n. 111 è stato varato in considerazione della straordinaria necessità ed urgenza di adottare una politica strategica nazionale che permetta di fronteggiare l’emergenza climatica, per consentire il raggiungimento degli obiettivi relativi alle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e per adottare misure per la composizione delle due procedure di infrazione aperte nei confronti dell’Italia, nel rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008. Di seguito le disposizioni che impegnano le amministrazioni locali.
La politica strategica nazionale
L’art. 1 affida ad un Dpcm, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto su proposta del Ministro dell’ambiente, il “Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria”, in cui saranno individuate le misure di competenza nazionale da porre in essere al fine di assicurare la corretta e piena attuazione della direttiva 2008/50/CE. Sarà onere per ciascuna amministrazione pubblica, compresi dunque gli enti locali, conformare le attività di competenza al raggiungimento degli obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici e miglioramento della qualità dell’aria.
Mobilità sostenibile
L’art. 2 istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente il fondo denominato “Programma sperimentale buono mobilità”, con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2019, 70 milioni per il 2020, altrettanti per il 2021, 55 milioni per il 2022, 45 milioni per il 2023 e 10 milioni per il 2024, destinati alla rottamazione di autovetture e motocicli attraverso il “buono mobilità” di 1.500 euro. Ulteriori 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 sono destinati al finanziamento di progetti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale.
Tali progetti potranno essere presentati al Ministero dell’ambiente da uno o più Comuni, anche in forma associata, interessati dalle procedure di infrazione comunitaria e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100 mila abitanti. Ad apposito decreto ministeriale, da adottarsi entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, sono rinviati modalità e termini di presentazione delle domande.
Trasporto scolastico sostenibile
L’art. 3 prende in carico la finalità di limitare le emissioni climalteranti e inquinanti in atmosfera e migliorare la qualità dell’aria, autorizzando la spesa di euro 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 da destinare al finanziamento degli investimenti necessari a progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico per i bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione con mezzi di trasporto ibridi o elettrici, selezionati dal Ministero dell’ambiente in base alla portata del numero di studenti coinvolti e alla stima di riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Tali progetti possono essere presentati al Ministero da uno o più Comuni, anche in forma associata, interessati dalle procedure di infrazione comunitaria e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100 mila abitanti. Ad un ulteriore decreto ministeriale, da adottarsi anch’esso entro quarantacinque giorni, sono rinviate le modalità di presentazione delle domande e le spese ammissibili ai fini del finanziamento.
Riforestazione
Il programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura e per la creazione di foreste urbane e periurbane, previsto dall’art. 4, è destinato alle sole Città metropolitane, che avranno a disposizione 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. L’ennesimo decreto ministeriale, da emanare d’intesa con la Conferenza unificata e sulla base dell’istruttoria del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, dovrà definire le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse, tenendo conto, quali criteri di selezione, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.
Le Città metropolitane avranno novanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto per presentare al Ministero dell’ambiente le progettazioni, corredate dai programmi operativi di dettaglio con i relativi costi. Il Ministero provvede all’approvazione di almeno un progetto, ove ammissibile in base ai requisiti previsti dal decreto, per ciascuna Città metropolitana, con i relativi programmi operativi di dettaglio e di ogni eventuale successiva variazione, sulla base di apposite istruttorie effettuate dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico.
Ulteriore impegno è previsto dal comma 4 per le autorità competenti nella gestione del demanio fluviale e nella programmazione degli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, le quali sono tenute ad introdurre, tra i criteri per l’affidamento della realizzazione delle opere, il rimboschimento delle fasce ripariali e delle aree demaniali fluviali, laddove ritenuto necessario per prevenire il rischio idrogeologico.
Pubblicità dei dati ambientali
Le ultime novità sono all’art. 6, che impegna i soggetti di cui all’art. 2-bis del D.Lgs. n. 33/2013 – e quindi tutte le P.A., gli enti pubblici economici e gli ordini professionali, le società in controllo pubblico escluse le quotate, le associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato con bilancio superiore a 500 mila euro, le società partecipate limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all'attività di pubblico interesse – nonché i concessionari di servizi pubblici, a pubblicare anche i dati ambientali risultanti da rilevazioni da essi effettuate.
Tali dati si aggiungono a quelli pubblicati ai sensi dell’art. 40 del decreto trasparenza, che a sua volta rinvia alle informazioni di cui all'art. 2, comma 1, lett. a), del D.Lgs. n. 195/2005, ossia quelle riferite allo stato degli elementi dell'ambiente, ai fattori e alle misure, alle relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale, alle analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, allo stato della salute e della sicurezza umana; e le due relazioni di cui all'art. 10, elaborate dal Ministero dell'ambiente l’una sulla attuazione del decreto, l’altra sullo stato dell'ambiente.
Un ulteriore specifico obbligo è inoltre affidato ai gestori di centraline e di sistemi di rilevamento automatico dell’inquinamento atmosferico, della qualità dell’aria e di altre forme di inquinamento e ai gestori del servizio idrico, i quali sono obbligati a pubblicare in rete, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, le informazioni sul funzionamento dei dispositivi, sui rilevamenti effettuati e tutti i dati acquisiti.
In entrambi i casi, i dati e le informazioni sono acquisiti, con modalità telematica, dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), che provvede, sulla base di specifica convenzione col Ministero dell’ambiente, ad acquisire e sistematizzare, in formato aperto e accessibile, ogni ulteriore dato ambientale e a renderlo pubblico attraverso una sezione dedicata e fruibile dal sito istituzionale dello stesso Ministero denominata “Informambiente”, anche nell’ambito della sezione “Amministrazione trasparente”.
15 ottobre 2019
ANCI – 29 maggio 2025
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini e da Gioele Dilevrano
IFEL – 11 marzo 2024
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: