Approfondimento di Eugenio De Carlo

Approfondimento di Eugenio De Carlo                                                                                        

LE CONDIZIONI PER L’ADOZIONE DI UNA ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE IN TEMA DI DANNI AMBIENTALI ED ALLA SALUTE.

Eugenio De Carlo

Recentissima giurisprudenza del Consiglio di Stato (sez. IV, sentenza n. 7665 del 9.11.2019), ha affrontato il tema delle condizioni di ammissibilità delle ordinanze contingibili ed urgenti, con particolare riguardo ai fabbricati degradati e pericolosi.

Il Collegio, premesso che non sussiste l’obbligo di avviso di avvio del procedimento quando l’ordinanza contingibile ed urgente non possa tollerare il previo contraddittorio con l’interessato (a pena di svuotamento di quella effettività e particolare rapidità cui la legge preordina l'istituto in questione e di conseguente la compromissione di valori fondamentali quali quello della tutela della salute) e dato atto che nella fattispecie erano stati  effettuati gli accertamenti tecnici dall’A.R.P.A, ha ritenuto non sussistere alcun difetto di istruttoria o di motivazione, ritenendo i presupposti della contingibilità e dell’urgenza. Tuttavia, detti presupposti sono stati ravvisati non già ai sensi dell’art. 192 del Codice dell’Ambiente d.lgs. n. 152/2006, ma dell’art. 54 del TUOEL d.lgs. n. 267/2000. Infatti, nel caso di specie non sussistevano i presupposti per l’operatività della disposizione ambientale atteso  che le parti di un fabbricato (nella specie, la copertura), fino a che non rovinano a terra divenendo inutilizzabili, svolgono un ruolo di protezione che impedisce di qualificarle come “rifiuto” in senso tecnico e, quindi, di configurare la fattispecie dell’abbandono o del deposito incontrollato di rifiuti che consente le ordinanze in base al citato art. 192 d.lgs. n. 152/2006. Al contrario, sono stati ritenuti sussistenti i presupposti fattuali e normativi dell’ordinanza contingibile e urgente in base al TUOEL quali quelli dell’attuale pericolosità e della mancanza di altri strumenti legali previsti dall’ordinamento; presupposti, che, peraltro, non sono esclusi dal fatto che la relativa esecuzione comporti effetti irreversibili.

Il Collegio, infatti, ha rammentato che la finalità precipua delle ordinanze contingibili e urgenti è quella di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, per cui “gli effetti - temporanei o definitivi - derivanti dall’esecuzione delle misure ingiunte con siffatti provvedimenti dipendono essenzialmente dal tipo di rischio da prevenire o eliminare tenendo conto delle effettive e specifiche circostanze del caso di specie.”.

Si aggiunga che sempre la giurisprudenza amministrativa, rivedendo precedenti indirizzi, tende ad ammettere  il potere di ordinanza sindacale contingibile ed urgente anche nel caso in cui sia correlato ad una situazione preesistente, nuovamente valutata per ponderarne l’attualità in termini di pericolo, ovvero ad un evento nuovo ed imprevedibile, in quanto ciò che rileva è soltanto la necessità e l’urgenza attuale di intervenire a difesa degli interessi pubblici da tutelare (cfr. C.d.S., sez. V. sentenza n. 5150 del 22.7.2019); per cui il decorso del tempo non consuma il potere di ordinanza, perché ciò che rileva è esclusivamente la dimostrazione dell’attualità del pericolo e della idoneità del provvedimento a porvi rimedio, sicché l’immediatezza dell’intervento urgente del Sindaco va rapportata all’effettiva esistenza di una situazione di pericolo al momento di adozione dell’ordinanza. (cfr. T.A.R. Campania, Sez. V, 3 febbraio 2015, n. 678; Cons. Stato, Sez. V, 12 ottobre 2010, n. 7411; id., 28 settembre 2009, n.5807).

9 novembre 2019