Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Pagamento debiti commerciali
Servizi Comunali PagamentiApprofondimento di Matteo Barbero
Pagamento debiti commerciali
Matteo Barbero
L’art. 50 del decreto fiscale (dl 124/2019) interviene sulla disciplina per l’accelerazione dei pagamenti dei debiti commerciali da parte delle pa contenuta nella l 145/2018, ma senza disporre la tanto attesa proroga e alleggerendo solo in parte le sanzioni da essa previste.
In base al comma 859 e seguenti dell’ultima legge di bilancio, a partire dall'anno 2020, le amministrazioni pubbliche, diverse dalle amministrazioni dello Stato e dagli enti del Servizio sanitario nazionale saranno tenute ad accantonare tale fondo (in misura variabile dall’1% al 10%) se rientrano in una delle seguenti fattispecie:
1) se il debito commerciale residuo, rilevato alla fine dell'esercizio precedente non si sia ridotto almeno del 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente (se non e' superiore al 5% del totale delle fatture ricevute nel medesimo esercizio);
2) se presentano un indicatore di ritardo annuale dei pagamenti, calcolato sulle fatture ricevute e scadute nell'anno precedente, non rispettoso dei termini di pagamento delle transazioni commerciali, come fissati dall'art. 4 del dlgs 231/2002.
Pur a fronte di pressanti richieste di una revisione o almeno di un rinvio di tali disposizioni, il dl 124 si limita a poche modifiche, prevedendo, da un lato, la rilevanza dei dati calcolati in casa dagli enti attraverso il proprio sistema contabile (in luogo di quelli ricavabili dalla Piattaforma crediti commerciali - Pcc), dall’altro la cancellazione del raddoppio delle sanzioni per gli enti che non hanno chiesto o utilizzato adeguatamente le anticipazioni della Cassa Depositi e Prestiti. Rimane l’obbligo di accantonare il fondo, sia pure con tempi leggermente più distesi (dal 31 gennaio al 28 febbraio) per la relativa variazione.
Se non arriveranno proroghe, sarà giocoforza, quindi, affrontare il tema il prima possibile, ovviamente in stretta sinergia con le proprie software houses.
A tal fine, forniamo alcune indicazioni operative.
In ordine al punto 1), occorre definire lo stock di debiti commerciali al 31/12/2018, considerando tutte le fatture pervenute e interamente scadute a tali date. Una volta determinato il dato, sarà verificare se esso si sarà ridotto di almeno il 10% al 31/12/2019 (o se il valore a tale data risulterà pari o inferiore al 5% del totale delle fatture ricevute nell’esercizio corrente).
In ordine al punto 2), occorrerà individuare lo stock di fatture pervenute a partire dal 1/1/2019 fino al 31/12/2019 e interamente scadute alla medesima data. A tal fine, è indispensabile importare la data di scadenza di ogni fattura, determinata in base ai dati in essa contenuti o, in mancanza, la data di consegna incrementata di 30 giorni. Dovranno essere considerate anche le fatture pervenute prima del 1/1/2019 e scadute nel corso del medesimo anno 2019, sempre tenendo conto della relativa data di scadenza o della consegna + 30 giorni. Una volta effettuata la selezione delle fatture, occorrerà calcolare l'indicatore (ponderato in base all'importo di ogni documento) di anticipo o ritardo del pagamento rispetto alla scadenza. A tal fine, per le fatture non pagate entro il 31/12/2019, si dovrà considerare come data di pagamento il 31/12/2019.
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