Approfondimento di Alfonso Pisani                                                                                                               

Le procedure di gara, la trasparenza e gli obblighi informativi verso ANAC: una breve sintesi operativa

Alfonso Pisano[i]

Il presente articolo mette in relazione la normativa generale sugli appalti pubblici in riferimento alle singole procedure di gara, gli obblighi relativi alla trasparenza dell’azione amministrativa e quelli relativi alle informazioni da riportare all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) in modo da fornire un breve quadro riassuntivo delle attività operative.

Tale articolo che non vuole e non deve in alcun modo esonerare i dipendenti dalla consultazione dei riferimenti normativi fornisce, per i dipendenti stessi, solo degli orientamenti.

In relazione agli obblighi di trasparenza amministrativa, tracciabilità e, congiuntamente, di prevenzione di fenomeni criminosi per le prestazioni eseguite a favore delle pubbliche amministrazioni la normativa di riferimento a livello dell’ordinamento gerarchico delle leggi ordinarie è rinvenibile principalmente nel:

1. D.lgs. 50/2016 cd Codice dei contratti pubblici art. 29
2. L. 190/2012 art. 1 comma 32
3. D.lgs. 33/2013 art. 37
1. L. 136/2010 in particolare articolo 3 sulla tracciabilità dei flussi finanziari
    
   A livello di linee guida e delibere ANAC sono da tenere in considerazioni le seguenti:
    

1. Determinazione n. 1310 del 28/12/2016 – “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016”
2. Delibera numero 39 del 20 gennaio 2016 “Indicazioni alle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione e di trasmissione delle informazioni all’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai sensi dell’art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012, come aggiornato dall’art. 8, comma 2, della legge n. 69/2015.”

Precisiamo, al fine di eliminare ogni ambiguità sulla natura vincolante dei provvedimenti ANAC, che i provvedimenti di cui ai punti a) e b) sono di natura vincolante per la PA essendo ciò previsto sia dal d.lgs. 2013 che dalla l. 190/2012.

Si può dire che la normativa sopra elencata, rispetto alle commesse pubbliche serva a soddisfare i seguenti requisiti:

1. Garantire ai cittadini la trasparenza dell’azione amministrativa e le forme di controllo diffuso di cui al d.lgs. 33/2013
2. Garantire la possibilità di ricostruire in maniera univoca a partire dai codici identificativi di gara i flussi economici della PA
    
   Quindi dalla tabella sotto possiamo sintetizzarne il contenuto normativo come segue:

Nella sostanza, mentre la normativa della riga A) della tabella ci individua per grandi linee i contenuti, la normativa della riga B), in particolare le linee guida ANAC 1310 con i loro allegati, ci danno un’indicazione granulare degli atti da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente”. Tali linee, guida, tuttavia sono da guardare anche in maniera critica in quanto ad oggi non risultano allineate con la normativa modificata dal decreto “sblocca cantieri”. Gli allegati delle linee guida riportano, ad esempio ancora l’obbligo di pubblicazione di ogni “provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni all'esito della verifica della documentazione attestante l'assenza dei motivi di esclusione di cui all'articolo 80, nonché la sussistenza dei requisiti economico-finanziari e tecnico-professionali.”

E’ da notare che le informazioni richieste all’art. 29 del Codice dei Contratti sono da riportare anche nel sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Per quanto riguarda la riga C) della tabella il Codice Identificativo Gara per ciascun lotto di gara è richiesto quasi sempre tranne che in poche eccezioni riportate nelle FAQ dell’ANAC.

La Delibera numero 39 del 20 gennaio 2016, rappresenta delle informazioni di sintesi sugli appalti che vanno inviate in formato aperto (xml) all’ANAC entro il 31 gennaio di ciascun anno in accordo all’art 1 comma 32 della legge 190/2012.

Tali informazioni, in formato dunque tabellare da riportare sia ad ANAC che da pubblicare annualmente sul sito Amministrazione Trasparente sono le seguenti:

E’ da notare che tali informazioni sono da riportare anche in caso di commessa pubblica esente dall’obbligo di richiesta del CIG. In tal caso va riportato un codice 0000000000

Ancora nel sistema SIMOG di ANAC tramite il quale si richiedono i CIG per i lotti superiori a 40.000 euro vanno riportate le schede relative all’avanzamento (qualora l’importo contrattuale risulti pari o superiore a 500.000 euro) e le schede relative alla conclusione. Tale adempimento potrebbe sembrare ridondante se si considerano già le informazioni tabellari di cui sopra, ma in realtà va considerato sia il fatto che il d.lgs. 2013 è successivo alla normativa del 2010 sulla tracciabilità finanziaria, sia il fatto che in tali schede SIMOG vanno anche altre informazioni come le sospensioni dei lavori, eventuali fallimenti dell’appaltatore le singole liquidazioni compresa quella a saldo ecc. Per dettagli vedere il link delle FAQ ANAC:

 anticorruzione.it/portal/public/classic/MenuServizio/FAQ/ContrattiPubblici/faq_informativi

Sperando di aver fatto un minimo di chiarezza negli obblighi vigenti si sintetizzano gli stessi in maniera semplificata nel seguente diagramma raccomandando sempre il lettore di attenersi diligentemente alla normativa la cui lettura non è sostituibile con quella del presente articolo.

24 novembre 2019