Approfondimento di Alessandro Rizzo

Approfondimento di Alessandro Rizzo                                                                                   

L’ARCHIVIO INFORMATICO NAZIONALE DELLE OPERE PUBBLICHE: GLI ADEMPIMENTI PER REGIONI ED ENTI LOCALI

Alessandro Rizzo

È entrato in vigore lo scorso 21 novembre il D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 430 dell’8 ottobre 2019, che realizza l’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche (AINOP), istituito dall’art. 13 del D.L. n. 109/2018 con l’intento di condividere i dati e le informazioni delle amministrazioni sulle opere pubbliche.

Le finalità dell’AINOP sono quelle di garantire un costante monitoraggio dello stato e del grado di efficienza delle opere pubbliche, effettuandone un censimento ed una valutazione complessiva sul livello di sicurezza.

Ogni opera pubblica, alla quale sarà attribuito un apposito codice identificativo univoco (una sorta di “codice fiscale” dell’opera, unico per tutta la vita della stessa, cui i soggetti che conferiscono i dati nell’archivio dovranno riferire tutti gli interventi di investimento pubblico, realizzativi, manutentivi, conclusi o in fase di programmazione, progettazione ed esecuzione), rientrerà nell’ambito di una delle nove sottosezioni dell’AINOP, ossia:

a) ponti, viadotti e cavalcavia stradali;

b) ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari;

c) strade;

d) ferrovie nazionali e regionali - metropolitane;

e) aeroporti;

f) dighe e acquedotti;

g) gallerie ferroviarie e gallerie stradali;

h) porti e infrastrutture portuali;

i) edilizia pubblica.

Il D.M. n. 430/2019 definisce i tempi e le fasi della condivisione delle informazioni e dei dati relativi ad ogni opera pubblica da parte dei soggetti conferenti di cui all’art. 13, comma 4, del D.L. n. 109/2018 (tra i quali vi sono le Regioni e gli enti locali) e, al fine di coordinare il processo e le modalità di inserimento degli stessi in archivio nel rispetto della tempistica prevista, istituisce altresì un Tavolo tecnico permanente presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’Allegato A del D.M. n. 430/2019 specifica in modo analitico le singole sottosezioni, le schede, l’anagrafica, i dati e le informazioni (di natura sia amministrativa, che tecnico-progettuale) che  saranno inseriti nell’AINOP, suddivisi anche in base alla tipologia di opera.

Le modalità, gli adempimenti ed i tempi di inserimento dei dati nell’AINOP per i soggetti conferenti, che dovranno nominare entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto un referente unico per la gestione delle procedure AINOP all’interno delle proprie strutture organizzative, sono stabiliti dal decreto ministeriale distinguendo tra soggetti già dotati di servizi informatici per la gestione dei dati e delle informazioni relative alle opere pubbliche di propria competenza in modalità di cooperazione applicativa, nel rispetto delle regole tecniche stabilite dal Codice dell’Amministrazione Digitale, e quelli che invece non sono dotati di servizi informatici di tale tipologia.

I soggetti conferenti dotati dei predetti servizi informatici, infatti, dovranno avviare entro il 21 febbraio 2020 tutte le procedure finalizzate all’alimentazione dell’AINOP in modalità di cooperazione applicativa e, solo qualora non dispongano già nell’immediato di tutte le informazioni previste dall’Allegato A, potranno fornire i dati mancanti con la stessa tempistica stabilita per chi non è dotato di detti servizi.

Per i soggetti non dotati di servizi informatici per la gestione dei dati e delle informazioni relative alle opere pubbliche di propria competenza, il D.M. n. 430/2019 stabilisce invece una tempistica, distinta in un massimo di tre fasi, che consente di fornire i dati specificati nell’Allegato A in modo scaglionato.

Mentre per le infrastrutture di carattere nazionale è prevista una fase unica, da avviarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore del D.M. e nell’ambito della quale devono essere forniti tutti i dati riguardanti le sottosezioni previste dall’Allegato A, per le opere di competenza regionale, provinciale e comunale, sono state stabilite le seguenti fasi:

Allo stato, la piattaforma AINOP potrà essere utilizzata solo dai soggetti conferenti ai fini dell’inserimento dei dati iniziali dell’archivio, mentre a seguito del consolidamento del processo di acquisizione, alcune informazioni saranno rese disponibili anche al pubblico come opendata, in attuazione della normativa c.d. FOIA.

Per l’accesso alla piattaforma AINOP da parte dei soggetti conferenti in modalità di pre-esercizio, nel rispetto delle fasi sopra indicate, il responsabile della struttura competente dovrà trasmettere una comunicazione alla casella di posta elettronica ainop@pec.mit.gov.it.

2 gennaio 2020