Approfondimento di Pietro Alessio Palumbo

Abusi edilizi: SI all’accesso tradizionale, NO all’accesso civico

Servizi Comunali Accesso
di Palumbo Pietro Alessio
28 Gennaio 2020

Approfondimento di Pietro Alessio Palumbo                                                                        

Abusi edilizi: SI all’accesso tradizionale, NO all’accesso civico

Pietro Alessio Palumbo

 

Vanno respinte da parte del Comune le richieste di accesso civico alle informazioni riferite ai soggetti destinatari di provvedimenti di accertamento di irregolarità edilizie. A ben vedere una eventuale ostensione di tale documentazione può causare ai soggetti coinvolti ripercussioni negative sul piano sociale e relazionale oltre che un’interferenza sproporzionata sui loro diritti e sulle loro libertà, in plastica violazione del principio di minimizzazione dei dati contenuto nel Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, in base al quale le informazioni di carattere individuale e riservato devono essere limitate a quanto strettamente necessario alle finalità per le quali sono trattate. Con il recente provvedimento 220/2019, l’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha tracciato i limiti dell’accessibilità ai verbali di abusi edilizi e relativi provvedimenti adottati dal Comune.

 

La vicenda

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di un Comune interpellava il Garante per la protezione dei dati personali, nell’ambito di un procedimento relativo a una richiesta di riesame di un provvedimento di diniego di accesso civico.

L’istanza di accesso civico aveva ad oggetto tutti i verbali di abusi edilizi e relativi provvedimenti adottati negli ultimi due anni, anche previo oscuramento dei dati personali e dei dati sensibili.

Il Comune aveva negato l’accesso civico alla documentazione richiesta, evidenziando che erano ancora in corso i procedimenti penali relativi agli abusi edilizi dei suddetti anni. Segnatamente l’accesso era stato respinto al fine di evitare il possibile pregiudizio al regolare svolgimento di attività ispettive e alla tutela degli interessi pubblici inerenti alla conduzione delle indagini sui reati.

Altro aspetto ostativo all’accesso alle informazioni oggetto d’istanza era stato riscontrato dal Comune nella salvaguardia dei dati personali presenti nella documentazione, e ciò nel rispetto della disciplina legislativa in materia. Si trattava infatti di documenti contenenti numerosi dati e informazioni personali, di diversa specie e natura, riferiti a coloro che erano stati destinatari di provvedimenti di accertamento di irregolarità edilizie.

 

La decisione

Il Garante privacy evidenzia innanzitutto che a differenza dei documenti a cui si ha accesso attraverso il tradizionale istituto dell’accesso documentale, i dati e i documenti che si ricevono a seguito del più recente accesso civico, divengono pubblici e chiunque ha diritto di conoscerli, di fruirne gratuitamente, di utilizzarli e riutilizzarli, ancorché il loro trattamento vada in ogni caso effettuato nel rispetto dei limiti derivanti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali.

Proprio alla luce di tale vasto regime di pubblicità dell’accesso civico va dunque stimata la possibile esistenza di un pregiudizio “concreto” alla protezione dei dati personali dei soggetti controinteressati, in base al quale stabilire se rifiutare ovvero consentire l’accesso ai documenti.

E si badi, la valutazione sulla possibile ostensione di dati personali nell’ambito del procedimento di accesso civico, deve essere effettata anche nel rispetto dei principi indicati del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, fra cui quello di “minimizzazione dei dati”, secondo il quale i dati personali devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto rigorosamente indispensabile rispetto alle tangibili finalità per le quali sono trattati.

In altre parole, come insegnano la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, va impedita una illogica e disadatta “invadenza” degli inviolabili diritti e libertà degli individui a cui si riferiscono le informazioni oggetto di richiesta di ostensione.

Va aggiunto che diversamente da quanto stabilito dalla normativa, nel caso sottoposto all’attenzione dell’Autorità garante della privacy, i soggetti controinteressati non sono stati coinvolti nel procedimento relativo all’accesso civico, con consequenziale impossibilità per gli stessi di presentare opposizioni. Come chiarito dalle Linee guida dell’ANAC in materia di accesso civico, le motivazioni presentate dal soggetto controinteressato costituiscono un fondamentale indicatore della sussistenza di un possibile pregiudizio, la cui valutazione concreta spetta all’ente e va condotta anche in caso di silenzio del controinteressato.

Per tutto ciò, ferma restando la valutazione dell’ente circa l’esistenza di ulteriori limiti all’accesso, il riconoscimento di un accesso civico generalizzato ai dati personali contenuti nei verbali e nei provvedimenti concernenti abusi edilizi, insieme con la generale conoscenza e lo speciale regime di pubblicità dei dati oggetto di accesso civico, può causare, a seconda delle ipotesi e del contesto in cui i dati e le informazioni fornite siano utilizzate da terzi, un serio e reale, danno alla protezione dei dati personali.

In altre parole un’eventuale ostensione, tramite l’istituto dell’accesso civico generalizzato, delle informazioni riferite ai soggetti destinatari di provvedimenti di accertamento di irregolarità edilizie può causare ai soggetti coinvolti “alterazioni” effettive dei rapporti collettivi e delle relazioni sociali.

Ebbene, tenendo conto della ragionevole aspettativa di confidenzialità e della non prevedibilità delle conseguenze derivanti dalla conoscibilità da parte di “chiunque” della documentazione richiesta, tutto ciò nel caso di specie è specialmente marcato considerando che sono pendenti procedimenti penali avviati a seguito degli abusi edilizi.

Ma non è tutto. Evidenze di fatto e di diritto impediscono altresì di accordare un “accesso civico parziale”, ossia oscurando i nominativi dei soggetti controinteressati: questi ultimi riceverebbero in ogni caso un pregiudizio alla protezione dei propri dati personali, risultando indirettamente identificabili attraverso le informazioni di dettaglio e gli ulteriori dati di contesto, contenuti nei documenti oggetto d’istanza, (ad es. dati catastali, indirizzi, numeri civici).

E si badi, tale ultimo “rischio deduttivo” è tanto più marcato quanto più ristretto è l’ambito territoriale del Comune interessato.

Ciò nondimeno allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, non sussistono ragioni attinenti alla protezione dei dati personali dei controinteressati in relazione all’eventuale ostensione di “dati aggregati” privi di informazioni anche indirettamente identificative dei soggetti controinteressati (ad es. numero complessivo degli abusi edilizi rilevati ovvero genericamente le aree o zone comunali interessate).

Per altro verso resta salva la possibilità di accedere alla documentazione in argomento ai sensi della disciplina dell’accesso “tradizionale” in materia di documenti amministrativi, laddove si badi bene, venga comunque comprovata l’esistenza di un interesse diretto, concreto e attuale del richiedente, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata alla documentazione alla quale abbia formulato richiesta d’accesso.

24 gennaio 2020

Indietro

Approfondimenti

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×