Approfondimento di Amedeo Di Filippo

Covid-19, diramate le indicazioni per l’omogenea e corretta gestione delle operazioni cimiteriali

Servizi Comunali Cimiteri e attività tanatologiche
di Di Filippo Amedeo
04 Aprile 2020

Approfondimento di Amedeo Di Filippo                                                                                     

Covid-19, diramate le indicazioni per l’omogenea e corretta gestione delle operazioni cimiteriali

Amedeo Di Filippo

 

Abbiamo dato conto in altro contributo dell’ordinanza n. 655 del 25 marzo con cui il Dipartimento della Protezione civile ha riconosciuto agli enti locali ampi margini di flessibilità nella gestione degli appalti e delle operazioni di polizia mortuaria. L’art. 4, comma 2, autorizza “la tumulazione e l’inumazione del feretro in apposito campo a prato verde dei cimiteri” qualora entro le 48 ore dal decesso non vi sia manifestazione di volontà da parte dei familiari in ordine alla sepoltura ovvero non sia possibile dare seguito alla volontà di cremazione entro tre giorni nel caso in cui risultino saturi gli impianti di cremazione della Provincia. Il tutto può essere gestito in deroga alle procedure ordinarie previste dal DPR n. 285/1990, il Regolamento di polizia mortuaria.

Sulla materia sono stati emanati due documenti di tutto interesse: la nota del Ministero della Salute n. 11285 del 1° aprile (file allegato), che contiene indicazioni emergenziali riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione; e la nota congiunta ANCI-UTILITALIA del 29 marzo (file allegato), che reca le prime indicazioni sulla applicazione della citata Ordinanza in materia di inumazione e tumulazione dei feretri.

Le indicazioni del Ministero

Il Dicastero retto dal Ministro Speranza fornisce alcune indicazioni finalizzate a individuare le procedure adeguate per il settore funebre, cimiteriale, della cremazione in fase emergenziale, valide a uniformare il comportamento sull’intero territorio nazionale, da applicare con gradualità in funzione del livello di mortalità delle singole Province interessate e delle dotazioni di strutture cimiteriali e di cremazione presenti.

Circa la gestione dei defunti, la nota raccomanda che la manipolazione avvenga adottando tutte le misure di sicurezza atte ad evitare il contagio, utilizzando mascherina chirurgica, occhiali protettivi, camice monouso idrorepellente, guanti spessi e scarpe da lavoro chiuse. La salma deve essere isolata in un sacco impermeabile sigillato e disinfettato esternamente ovvero in una apposita cassa in caso di decesso al di fuori delle strutture sanitarie. Sono vietati il trasporto “a cassa aperta”, la vestizione del defunto, la tanatocosmesi, i trattamenti di imbalsamazione o conservativi, lavaggi, taglio di unghie, capelli, barba e tamponamenti.

Parimenti non sono consentite cerimonie funebri, non i riti, e per evitare sovraffollamento anche dei soli addetti bisogna prevedere che l’arrivo di trasporti funebri venga sfalsato come orari da parte dei gestori. Di norma vietate anche autopsie o riscontri diagnostici, ma qualora autorizzati devono essere effettuati adottando tutte le precauzioni seguite durante l’assistenza del malato e all’interno di sale settorie che garantiscano condizioni di massima sicurezza e protezione infettivologica per operatori ed ambienti di lavoro.

I feretri possono sostare, in caso di difficoltà ricettive di cimiteri e crematori della zona, nelle case funerarie, strutture per il commiato, chiese o strutture speciali di sosta a ciò destinate. Luoghi di destinazione finale sono il cimitero in cui ha diritto di essere sepolto il defunto ovvero un crematorio disponibile. In assenza di volere degli aventi titolo per il trasporto funebre e la successiva sepoltura o cremazione, decorse al massimo 48 ore dal decesso, provvede la Prefettura.

Le strutture

Il Ministero chiede che in ogni crematorio vadano prioritariamente cremati i feretri conseguenti a funerali svolti nel territorio provinciale, anche autorizzandone l’operatività per l’intero arco della giornata e nei giorni prefestivi e festivi. Consentite anche soluzioni tecniche che abbrevino i tempi di cremazione anche tramite bare di essenze lignee facilmente infiammabili. L’uso per il trasporto massivo può essere svolto con camion chiusi, anche militari, da disinfettare adeguatamente dopo l’utilizzo, preferibilmente internamente rivestito di materiale impermeabile facilmente lavabile e disinfettabile. Se necessario, è possibile utilizzare le sale del commiato per collocare feretri chiusi e disinfettati nonché i loculi vuoti.

I cimiteri devono essere chiusi al pubblico per impedire le occasioni di contagio dovute ad assembramento. Le esumazioni ed estumulazioni ordinarie e straordinarie non strettamente necessarie dovrebbero essere rinviate per provvedere alla sepoltura in occasione di funerale o per rendere disponibili adeguate quantità di sepolture al cimitero; esumazioni ed estumulazioni devono comunque essere effettuate a cancelli cimiteriali chiusi. Andrebbero inoltre sospese le attività di iniziativa privata quali manutenzioni, ristrutturazioni, costruzioni di tombe.

Le indicazioni di ANCI e UTILITALIA

La nota del 29 marzo fornisce alcuni, primi, indirizzi operativi sulle nuove procedure emergenziali, ricordando che i familiari hanno 48 ore di tempo per provvedere a manifestare la volontà sulla pratica funebre prescelta (tumulazione, inumazione o cremazione). Spetta all’ufficio comunale segnalarne la necessità nelle 24 ore necessarie a ricevere la dichiarazione di morte, che può essere trasmessa anche per via telematica.

Nel caso di decessi in struttura sanitaria, la nota raccomanda la massima celerità di comunicazione tra Direzione sanitaria e ufficio comunale e sollecita la collaborazione del personale delle imprese funebri per informare i familiari dei defunti affinché esprimano rapidamente la loro manifestazione di volontà.

In caso di impossibilità a seguire la volontà del defunto in merito alla cremazione per saturazione dei crematori della Provincia, entro tre giorni dal decesso, vi è l'obbligo di inumazione o tumulazione. La nota non esclude la possibilità di ricorrere a crematori fuori dalla Provincia del Comune in cui avviene il decesso, purché entro il termine dei tre giorni.

Se non si provvede alla espressione di volontà di sepoltura entro le 48 ore da parte dei familiari, provvede d'ufficio il Comune, che può disporre la sepoltura in campo comune ma anche in loculo per il tempo necessario ad accogliere le scelte da parte dei familiari. Nel primo caso, raccomanda che la sepoltura venga individuata con un cippo o altro sistema identificativo con almeno nome, cognome, data di nascita e di morte.

2 aprile 2020

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