Trattamento fiscale vendita biglietti e cataloghi del Museo

Risposta al quesito dell'Avv. Mario Petrulli

Quesiti
di Petrulli Mario
11 Giugno 2020

Il Comune vuole aprire un nuovo servizio, il museo, creando anche il relativo sezionale vendite.

Si chiede se per la vendita dei biglietti del museo è corretta l'iva art. 10 esente e se per la vendita dei cataloghi del museo è corretta l'iva al 22%.

Si chiede anche se per la vendita dei biglietti devono essere gestiti i corrispettivi.

Risposta

In merito alla esenzione IVA, la risoluzione 30/E del 2007 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito e confermato che tutte le prestazioni, anche quelle accessorie dell’audioguida e dell’accompagnatore, “inerenti alla visita di musei, gallerie, pinacoteche, monumenti, ville, palazzi, parchi, giardini botanici e zoologici e simili” rientrano nel campo di esenzione di cui all’art. 10, primo comma, n. 22), del Dpr n. 633 del 1972. Tuttavia, gli altri eventuali servizi non inerenti alla visita ad una mostra, quali, ad esempio, “la vendita di cataloghi, stampe o merchandising”, vanno tutti interamente assoggettati ad IVA prevista per la tipologia del servizio prestato.

Pertanto, la vendita dei cataloghi è da assoggettare ad IVA al 22%.

Per la vendita dei biglietti, l’Ente dovrà registrare il corrispettivo ai sensi dell’art. 24 del DPR 633/1972 restando però esonerato dall’obbligo di trasmissione telematica degli stessi a norma del decreto ministeriale del 10 maggio 2019, il quale al comma 1 dell’art.1, ha previsto che: “l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri di cui all’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n.127, non siapplica:

  1. alle operazioni non soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi, ai sensi dell’art.2 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1996, n.696, e successive modificazioni e integrazioni, e dei decreti del Ministro dell’economia e delle finanze 13 febbraio 2015 e 27 ottobre 2015”.
    Tra le operazioni di cui al citato DPR 696/1996 rientrano, tra le altre, anche “le operazioni di natura finanziaria/assicurativa; operazioni relative a scommesse su corse/gare; prestazioni rese da biblioteche/musei/gallerie/monumenti; ecc.)”
    10 giugno 2020                         Mario Petrulli
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