Intestazione concessione al minore mediante l'intervento del genitore
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta al quesito dell'Avv. Elena Conte
QuesitiSu richiesta di un privato, l'Amministrazione vorrebbe dare in concessione un lotto del cimitero, destinato non alla costruzione di cappelline, ma destinato alla concessione per inumazione di privati con costruzione di monumento funerario. Pertanto, si chiede quali atti e quali procedure sono necessarie per il cambio di destinazione del suddetto lotto di terreno cimiteriale.
Il comma 1 dell’art 54 del D.P.R. n° 285/90 individua la necessità dei comuni di dotarsi di un vero è proprio strumento di pianificazione generale tanto è che la stessa giurisprudenza ha ritenuto (cfr. T.A.R. Sicilia, sezione Catania,18 febbraio 1981 n 86 e Cass. 2 marzo 1983) che l’attività edilizia svolta all’interno dei cimiteri sia regolata, in via primaria, non dalla normazione urbanistica ma dalla normativa di settore e comunale vigente (in passato contemplata sotto i titoli 10 e 18 del regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. del 21 ottobre 1975 n 803); solo in via secondaria, vengono in evidenza gli strumenti urbanistici generali ma dopo aver preso in esame il piano regolatore cimiteriale. Pertanto, per lo svolgimento di attività edilizia all’interno dei cimiteri anche da parte dei privati non occorre, in linea generale e fatte salve specifiche regolamentazioni comunali e regionali più restrittive, il rilascio della concessione edilizia, essendo sufficiente il giudizio, da parte del Dirigente, di conformità del progetto alle prescrizioni edilizie contenute nel piano regolatore comunale. Infatti, i progetti riguardanti i cimiteri presentano sia un aspetto tipicamente urbanistico, che si riscontra nella redazione del regolamento e del piano regolatore cimiteriale (art. 54 D.P.R. n° 285/90), più un aspetto propriamente connesso alla progettazione del complesso edilizio quale opera pubblica di competenza comunale.
Con ciò si vuole affermare come la soluzione al quesito proposto vada ricercata nell’attenta lettura degli atti regolamentari e programmatori interni e, in particolare, del regolamento di polizia mortuaria e del piano regolatore cimiteriale; solo in via residuale si farà riferimento agli strumenti urbanistici generali. Andranno coinvolti, nel caso specifico e per l’acquisizione di un parere sul tema, gli uffici che si occupano dei lavori pubblici, della pianificazione edilizia e, ovviamente, della materia mortuaria, valutando di far pervenire anche un contributo della competente ASL sulla proposta di cambio di destinazione d’uso.
Appare evidente, poi, che ove l’avvio del procedimento amministrativo non faccia seguito all’istanza di un privato, il Comune debba ben mettere in evidenza, nelle premesse di un provvedimento amministrativo generale (ad esempio una delibera di giunta comunale), quale sia il motivato interesse pubblico che faccia propendere per quella discrezionale scelta amministrativa, avendo cura di rimarcare anche le eventuali ricadute positive, in termini di effetti anche economici, di tale opzione.
4 novembre 2020 Elena Conte
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta dell'Avv. Mario Petrulli
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
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