Approfondimento di Amedeo Di Filippo

Approfondimento di Amedeo Di Filippo                                                                                             

"Educare in Comune", in palio 15 milioni di euro per contrastare la povertà educativa

Amedeo Di Filippo

Il Dipartimento per le politiche della famiglia mette a disposizione dei  Comuni i 15 milioni di euro previsti dal D.L. “rilancio” per promuovere l’attuazione di interventi progettuali per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali, formative ed educative dei minori. La scadenza è fissata al 1° marzo 2021. Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento da 50 a 350 mila euro.

Il contesto

Il “Fondo per le politiche della famiglia” è stato istituito dall’art. 19, comma 1, del D.L. n. 223/2006. La relativa disciplina è nell’art. 1, commi 1250-1254, della Legge n. 296/2006. L’art. 105, comma 1, del D.L. n. 34/2020 ha attinto dal Fondo una quota da destinare ai Comuni per finanziare iniziative volte da un lato a introdurre interventi per il potenziamento dei centri estivi diurni, dall’altro alla realizzazione di progetti volti a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori, per 15 milioni di euro.

Col decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia 25 giugno 2020, che ha definito i criteri di riparto, la somma è stata destinata ai Comuni e per questo viene ora pubblicato l’Avviso “Educare in Comune”, che intende prendere in carico la situazione delle famiglie in povertà assoluta con minori (oltre 619 mila nel 2019, con un’incidenza del 9,7%) che, a causa del diffondersi della pandemia legata al Covid-19, registrano una situazione nettamente peggiorata.

Le finalità

L’Avviso propone azioni di intervento a livello comunale per restituire importanza e protagonismo agli attori della “comunità educante”, sperimentare, attuare e consolidare sui territori modelli e servizi di welfare di comunità nei quali i minori e le proprie famiglie diventino protagonisti sia come beneficiari che come soggetti attivi d’intervento. Prevede interventi in tre aree tematiche:

A. “Famiglia come risorsa”, in cui si intendono favorire progetti in grado di attuare modelli di benessere familiare basati sulla cura, socializzazione, prevenzione delle forme di istituzionalizzazione dei minorenni, l’educazione di bambini e giovani, anche con fragilità o appartenenti a fasce sociali svantaggiate nei propri contesti di vita, nonché di sostenere i minorenni e le famiglie, in particolar modo quelle con più figli minorenni, nella ricerca delle personali risposte ai propri bisogni o problemi;

B. “Relazione e inclusione”, i cui interventi devono favorire la crescita individuale dei bambini e degli adolescenti attraverso l’acquisizione di una maggiore conoscenza e gestione delle emozioni, della capacità di sviluppare resilienza, di maturare la consapevolezza di poter essere cittadini attivi con l’obiettivo di creare condizioni che evitino il formarsi di forme di disagio, emarginazione e atteggiamenti antisociali;

C. “Cultura, arte e ambiente”, che annovera i temi della cultura e dell’ambiente quali indispensabili per il corretto sviluppo della vita culturale, sociale e cognitiva dei bambini e degli adolescenti.

Le modalità

L’Avviso è rivolto ai Comuni, in qualità di unici beneficiari del finanziamento, i quali possono partecipare singolarmente o in forma associata e anche in collaborazione con enti pubblici e privati, intendendo i servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritari, scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti del Terzo settore, imprese sociali ed enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica.

L’importo complessivo è ripartito equamente tra le tre aree tematiche. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla pubblicazione dall’Avviso sul sito del Dipartimento, unitamente al patto d’integrità, alla scheda di progetto e al piano finanziario. A seguito di verifica del RUP, le domande sono valutate da una apposita Commissione secondo i seguenti criteri: qualità della proposta, cooperazione e compartecipazione, piano finanziario e valutazione di impatto.

Il finanziamento

A seguito della pubblicazione della graduatoria il Dipartimento invia ai proponenti dei progetti ammessi al finanziamento l’atto di concessione che disciplina i rapporti reciproci in relazione alla realizzazione del progetto. La conclusione deve avvenire a 12 mesi dalla data di inizio delle attività, salvo eventuali sospensioni dettate da ragioni di forza maggiore non imputabili al soggetto beneficiario, anche riconducibili a situazioni o disposizioni di ordine sanitario.

L’importo del finanziamento concesso è erogato per il 30% previa formale richiesta da presentarsi entro 60 giorni dalla comunicazione di inizio attività, fino al 50% dopo 6 mesi calcolati dalla data di avvio delle attività, il saldo previa formale richiesta da presentarsi entro 60 giorni dalla data di chiusura del progetto.

L’Avviso e gli allegati sono reperibili al seguente link: http://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/finanziamenti-avvisi-e-bandi/avvisi-e-bandi/avviso-pubblico-educare-in-comune/

2 dicembre 2020