Approfondimento di Luigi Oliveri

Lavoro agile: domande e risposte

Servizi Comunali Telelavoro - Lavoro agile
di Oliveri Luigi
14 Dicembre 2020

Approfondimento di Luigi Oliveri                                                                                                              

Lavoro agile: domande e risposte

Luigi Oliveri

 

D. Esiste un limite minimo o massimo per le fasce di reperibilità?

R. Chiariamo: non esistono fasce di reperibilità. Lo smart working non ha segmenti orari di lavoro, come il lavoro tradizionale.

Esistono, semmai, fasce di “contattabilità”: periodi della giornata nei quali il lavoratore agile deve garantire la disponibilità a farsi trovare (ovunque egli sia) al telefono o per una video call (art. 5 del DM 19 ottobre 2020.

 

D. E’ prevedibile un contributo per consumo toner e carta per chi stampa molto cartaceo?

R. No. Il trattamento economico dei dipendenti è regolato in via esclusiva dalla contrattazione nazionale collettiva, che non prevede simile istituto.

 

D. In quanto servizi sociali da noi sta accadendo che alcune assistenti sociali nelle giornate di lavoro da casa escano per andare presso le ASl, gli utenti ecc. Questo equivale a frazionabilità della giornata? In questi casi dovrebbero timbrare, anche con omessa timbratura?

R. Come rilevato prima, la giornata non è da frazionare in segmenti. L’attività degli assistenti sociali si presta benissimo al lavoro agile, inteso come lavoro “ovunque”, entro la fascia della “connessione”. Entro tale fascia, il lavoratore può svolgere come e quando crede la prestazione.

L’attività dell’assistente sociale si presta benissimo alla programmazione (quanti appuntamenti? Quanti accessi? Quanto durano?) ed alla rendicontazione.

 

D. Per la tutela a fini INAIL se sono in giro in questi termini è tutto a posto?

R. Si va in giro nell’espletamento di attività lavorativa, quindi certo. L’importante è che esista una programmazione, con la quale il datore stabilisca che il dipendente, quel giorno, opera in smart working, dovendo comunque recarsi presso luoghi differenti.

 

D. Se l'auto aziendale è parcheggiata sotto casa mia e viene danneggiata o rubata chi paga?

Questo dipende dalle regole interne di disciplina dell’utilizzo della vettura. Appare molto inconsueto che si consenta al dipendente di utilizzare un’auto fino a casa propria.

 

D. Se si applica la rotazione su tutti, alternando per tutti quelli che faranno lo s.w. presenza in sede e presenza in ufficio, si va oltre il 50 e il 60% delle teste?

La percentuale non si calcola sui dipendenti che vanno in rotazione (flusso), ma sullo stok, i dipendenti che quel giorno sono in sw e in presenza.

R. Il sistema deve garantire che ogni giorno un certo numero di dipendenti (non contando chi sono) lavori in sede ed un altro numero (non conta chi) in sw.

 

D. E’ possibile prevedere l’utilizzo di dispositivi personali, o debbono essere forniti dall'ente?

R. La normativa prevede sicuramente la possibilità che l’ente doti i dipendenti dei necessari dispositivi. La situazione emergenziale, tuttavia, è stata trattata in modo tale che il legislatore abbia previsto che in assenza della dotazione fornita dal datore, il dipendente utilizzasse propri strumenti.

 

D. Come possono essere usufruiti i permessi ed eventuali atri istituti contrattuali, durante lo Smart

R. Niente permessi orari. Tutti gli altri istituti, ferie, aspettative etc, sono utilizzati esattamente allo stesso modo.

 

D. L'art 263 del d.l. 34/2020 parla dell'obbligo del 50% del personale: lo si deve intendere come 50% del numero dei dipendenti oppure del monte ore lavorate?

R. In smart working vanno persone, teste, non ore.

 

D. Come si concilia il 50% del 263 con il 60% del Pola?
R. Non c’è necessità alcuna di conciliarle. A parte che il 50% è “almeno” e quindi, anche in assenza di Pola si può andare oltre, semplicemente il Pola si attua da gennaio in poi.

 

D. Il ruolo dei dirigenti

R. Spetta a loro in via esclusiva la gestione del rapporto di lavoro e l’organizzazione, quindi, del lavoro agile.

 

D. Se l'interpretazione è il 50% delle teste, si intende delle teste che erano in sw durante l'emergenza o di tutti i dipendenti presenti in azienda?

R. I dipendenti attualmente in azienda. Il 50% è una percentuale che si applica a qualsiasi insieme, anche nella sua mutevolezza.

 

D. Si potrebbe considerare il 50% delle teste che svolgono attività remotizzabili in ogni singola struttura...?
No. Il 50% si computa sul numero dei dipendenti addetti alle attività compatibili col lavoro agile. L’adibizione ad una certa struttura non conta nulla.

 

D. Il caricamento massivo, in caso di variazioni, entro quanto dovrebbe essere effettuata? ogni comunicazione sostituisce la precedente, in caso di interruzione di un periodo di smart da parte di un dipendente e poi la ripresa da parte dello stesso come si può intervenire.

R. Il caricamento massivo si dovrà fare quando finirà la situazione emergenziale.

 

D. Dopo la fase emergenziale cambierà il sistema di registrazione, non sarà più massiva?
R. Sembrerebbe di sì, anche se è auspicabile che cambi il sistema, pensato quando gli smart workers si era consapevoli che erano e sarebbero sempre stati 4 gatti.

 

D. I dipendenti chiedono di poter utilizzare il proprio automezzo per recarsi da casa verso ASL, utenti ecc. perchè venire in sede a prendere il mezzo di servizio in certi casi è più scomodo e fa perdere tempo. Possiamo dire di no?
R. Perché dire di no, visto che la cosa è autorizzabile? Per altro, il tutto a rischio del dipendente, che nemmeno può essere compensato con rimborsi?

 

D. Con il lavoro agile abbiamo avuto problemi sullo smaltimento delle ferie.

R. Non se ne vede la ragione. Si va in ferie anche se si è in lavoro agile.

 

D. In sw è consentito riconoscere straordinario? E come lo si può controllare?
R. No, proprio perché non lo si può controllare: non c’è orario, non si timbra. Lo straordinario è al limite possibile, ma si direbbe doveroso, laddove si svolgano prestazioni lavorative nella fascia di diritto alla disconnessione.

 

D. La graduatoria per identificare chi disporre in smart working è obbligatoria?

R. Immaginare che lo sw sia un “benefit”, soggetto a graduatoria, significa travisare del tutto l’istituto, i suoi fini, la sua funzione. Un conto è tenere presente alcune situazioni di priorità, altro è ridurre il tutto, come sempre, a procedure burocratiche.

 

D. Come affrontare il problema di richieste maggiori rispetto ai posti disponibili

R. Si richiama la risposta precedente e si evidenzia che la rotazione è il sistema per coinvolgere il personale.

 

D. Problema dei buoni pasto.

R. Non spettano.

 

D. Come amministrazione non è stato riconosciuto fino ad oggi lo straordinario nelle giornate di smart working, ma ci è stato prospettata la necessità di attività effettuate in smart in  giornate normalmente di riposo, es il sabato,  in questo caso sarebbe pertanto possibile riconoscere la giornata in straordinario?

R. Sì, lo smart working si effettua, infatti, nell’ambito dell’ordinaria organizzazione del lavoro.

 

D. I sindacati ieri hanno chiesto, al posto dei buoni pasto un contributo economico per la connessione internet

R. Posto che i buoni pasto non spettano, si è già evidenziato in precedenza che la contrattazione nazionale collettiva ad oggi non consente nessuna erogazione economica connessa al lavoro agile.

 

D. Il POLA si sovrappone alla procedura adottata nel periodo emergenziale oppure le modalità previste dal POLA saranno quelle del periodo post emergenziale, esempio il nostro regolamento prevede max 3 giorni settimanali di smart ma al momento, per problemi di mobilità e distanziamento è previsto che il personale svolga anche per 5 giorni l'attività in modalità agile?

R. Il Pola riguarda il periodo post emergenziale.

 

D. Siamo sicuri che il 50% non sia assolutamente stringente e non vi siano magari ammende sul non rispetto?

R.Nessuna ammenda.

7 dicembre 2020

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