Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Sul controllo di gestione occhi puntati all’andamento della spesa prevista nei questionari SOSE
Servizi Comunali Organizzazione e funzionamentoApprofondimento di Vincenzo Giannotti
Sul controllo di gestione occhi puntati all’andamento della spesa prevista nei questionari SOSE.
Vincenzo Giannotti
Le Sezioni Riunite della Corte dei conti, in sede di controllo, con la deliberazione n.20 del 16 dicembre 2020 hanno emanato le linee guida sulla “Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l’anno 2021”.- Di particolare interesse per le Corti regionali sono le indicazioni a suo tempo emanate dalla Sezione delle Autonomie nella deliberazione n.20/2019 contenente le metodologie/linee guida dove è previsto l’uso della banca dati Opencivitas, messa a punto da Sose, che è in grado di fornire, con riferimento a ciascun comune e per un certo numero di servizi, un confronto puntuale sia tra spesa storica e fabbisogno standard, che tra livello effettivo delle prestazioni rese e livello quantitativo delle risorse. Le informazioni, da un lato, consentono la verifica dell’applicazione delle regole di razionalizzazione, dall’altro, prevedono rilevazioni della qualità della spesa, alla luce dei fabbisogni standard. La compilazione di questa seconda sezione è riservata agli enti di maggiori dimensioni e alcune Sezioni di controllo hanno aderito alla sperimentazione. Dovrebbero essere interessate alcune Sezioni presso regioni appartenenti alle aree geografiche del nord, centro e sud nelle quali verranno indagati gli enti superiori ai 15000 abitanti che dovrebbero esercitare compiutamente il controllo di gestione in quanto assoggettati per legge alle rilevazioni sul funzionamento dei controlli interni. Infatti, il benchmark tra enti, con riguardo al rapporto tra spesa storica/fabbisogno standard, da un lato, e servizi erogati/livello quantitativo dei servizi, dall’altro, consente di offrire strumenti di analisi, in attesa della realizzazione di un sistema di costi standard adeguato, in vista della realizzazione degli obiettivi del federalismo fiscale, integrando i parametri di regolarità e sana gestione finanziaria.
Le indicazioni della Sezione delle Autonomie
Con la deliberazione n.20 depositata in data 24 luglio 2019 la Corte dei conti Sezione delle Autonomie ha emanato le linee guida sulle verifiche di qualità e quantità della spesa pubblica degli enti territoriali, attraverso tre distinte azioni di controllo in cui è stato suddiviso un questionario sul tema.
La prima riguarda la verifica dei piani di razionalizzazione delle spese adottate dagli enti locali anche con riferimento al ricorso del mercato elettronico.
La seconda azione concerne il rispetto delle percentuali di riduzione sulle spese non obbligatorie disposte dalle varie norme legislative che si sono succedute nel tempo.
L'ultima verifica riguarda le varie scelte autonome adottate dagli enti in tema di riduzione della spesa volte a superare eventuali criticità di sana gestione rispetto alle risorse finanziarie a disposizione.
In questa cornice di verifica si inserisce anche una valutazione dell'efficacia ed efficienza della spesa sulla base dei dati del Sose, il cui ambito temporale è, tuttavia, circoscritto agli anni 2015 e 2016. In tale deliberazione particolare enfasi ed importanza è stata attribuita dalla nomofilachia contabile alla verifica dei dati Sose che, attraverso gli anni di rilevazione 2015 e 2016, offrono utili informazioni sulla spesa relativa alle funzioni e ai servizi amministrazione, polizia locale, istruzione, viabilità e territorio, rifiuti, sociale, asili nido, nonché sulla spesa relativa al totale delle funzioni/servizi. Dai dati del Sose è possibile, infatti, ottenere quattro situazioni diverse.
La prima riguarda i Comuni inefficienti che sostengono una spesa storica superiore al fabbisogno standard ed erogano servizi in misura minore rispetto ai servizi mediamente offerti dai Comuni della stessa fascia di popolazione.
La seconda situazione concerne i Comuni efficienti che hanno una spesa storica inferiore al fabbisogno standard e un livello dei servizi erogato superiore rispetto alla media dei Comuni della stessa fascia di popolazione.
La terza situazione si riferisce ai Comuni inefficaci che sostengono una spesa storica inferiore al fabbisogno standard ed erogano servizi in misura minore rispetto ai servizi mediamente offerti dai Comuni della stessa fascia di popolazione.
L'ultima situazione si riferisce, infine, ai Comuni efficaci ma in deficit che registrano una spesa storica superiore al fabbisogno standard e un livello dei servizi erogato superiore rispetto alla media dei Comuni della stessa fascia di popolazione.
L’importanza di tali dati discende dalla raccolta di numerose informazioni richieste agli enti locali, oltre all’analisi delle caratteristiche territoriali e socio-demografiche dei territori, consentendo, tra l’altro, l’elaborazione di un indicatore riguardante i servizi resi, definito “livello quantitativo delle prestazioni”, che approssima, in via conoscitiva, la funzione che sarà svolta dai livelli essenziali delle prestazioni (cc.dd. “LEP” ex art. 117, lett. m), Cost.), una volta che saranno individuati dal legislatore.
In questo momento, La banca dati Opencivitas, quindi, è in grado di fornire, con riferimento a ciascun Comune e per alcuni servizi, un confronto tra spesa storica e fabbisogno standard, da un lato, e tra livello effettivo delle prestazioni rese (a fronte della spesa storica sostenuta) e livello quantitativo delle prestazioni, dall’altro. In tal senso, Opencivitas non è solo un portale d’accesso alle informazioni degli enti locali, ma si profila anche come un’iniziativa che promuove la trasparenza e l’accessibilità alle informazioni sulla gestione delle risorse pubbliche. In pratica gli enti locali che intendono utilizzare il portale, possono analizzare i risultati gestionali conseguiti nelle funzioni fondamentali ed effettuare confronti di benchmark, grazie ad alcuni parametri di giudizio rappresentati dagli indicatori idonei a testare l’efficienza e la qualità della spesa, in seno alle funzioni/servizi fondamentali. Grazie ad indicatori come l’efficacia, l’efficienza, la spesa pro capite e il peso del personale, gli enti locali sono messi in grado di conoscere il rapporto tra costi e risultati, nonché di misurare i vantaggi che nascono dal ricorso ai fabbisogni standard rispetto alla spesa storica.
Per quanto importante, pertanto, possa apparire la prima analisi effettuata sugli incassi e pagamenti, le ulteriori informazioni fornite dal SOSE permettono anche di testare la qualità della spesa, essendo gli indicatori come detto costruiti sulla base di ulteriori informazioni, al fine di una scelta ponderata delle politiche di sviluppo o contrazioni della spesa richiesta alla porte politica nelle decisioni verso la propria cittadinanza. Infatti, secondo la Sezione delle Autonomie l’approccio metodologico consentito dai fabbisogni standard è considerato come una buona pratica sia con riguardo alla progettazione dei sistemi di finanziamento dei governi locali, ma anche, come fin qui prospettato, per la definizione di un controllo innovativo sulla gestione e sulla stabilità finanziaria degli enti stessi.
21 settembre 2020
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