Al via il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per garantire adeguati risparmi alla spesa pubblica
ANAC – Comunicato stampa del 3 giugno 2025
Risposta al quesito del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiAbbiamo spedito un accertamento ad un avvocato per terreni agricoli ma lo stesso ci dice di essere coltivatore diretto non a titolo principale, dice di essere iscritto alla CCA come impresa agricola ma di pagare i contributi solo alla cassa previdenziale forense e non a quella agricola, pagando solo il diritto camerale per l'impresa agricola. In base a ciò ritiene di aver diritto alle agevolazioni per i coltivatori diretti.
Vorremmo sapere se dobbiamo annullare l'atto di accertamento per le sue motivazioni oppure no.
Per coltivatore diretto s’intende l’imprenditore agricolo che si dedica direttamente e abitualmente alla manuale coltivazione dei terreni, in qualità di proprietario, affittuario, usufruttuario, enfiteuta, e/o all’allevamento del bestiame ed attività connesse. Per ottenere la qualifica di coltivatore diretto è necessario essere in possesso di determinati requisiti soggettivi ed oggettivi. In particolare, il coltivatore diretto deve contribuire, con il lavoro proprio e della propria famiglia, ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo aziendale, con un numero di giornate annue non inferiore a 104 (Art. 2083 codice civile)
Dalla lettura della lettera del contribuente, emerge che lo stesso dichiara che saltuariamente svolge l'attività agricola, mentre la sua attività principale è quella forense.
Caso limite di dubbia interpretazione che mi porta a consigliare il Comune di tentare il contenzioso cercando di dimostrare anche in base alle dichiarazioni rese l'impossibilità di avere i requisiti di legge per essere considerato coltivatore diretto, puntando sulla dimostrazione dell’impossibilità di svolgere l’attività agricola in modo diretto, personale e per un congruo termine rispetto allo svolgimento della professione.
15 gennaio 2020 Luigi D’Aprano
ANAC – Comunicato stampa del 3 giugno 2025
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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Circolare del 23 maggio 2025, n. 11
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