Pubblicazioni di matrimonio - Nubenda cittadina straniera non presente.

Risposta al quesito del Dott. Roberto Gimigliano

Quesiti
di Gimigliano Roberto
13 Febbraio 2021

Un nostro cittadino intende sposare civilmente, nel suo comune di nascita (AAAAA) che non è il mio dove risiede (BBBBB), la fidanzata di nazionalità spagnola che dice sia attualmente residente in Algeria perché lavora all’ambasciata.

Dice che la nubenda non può venire in Italia per le pubblicazioni perché dovrebbe fare 14 gg di quarantena e non può stare tanto tempo assente dal lavoro.

Stamattina lo sposo mi ha portato la stampa della procura speciale corredata da carta d’identità e passaporto della sposa. Posso accettarla anche se non in originale, giusto? Le firme corrispondono

Ma, poichè la delegante:

1. non è residente né domiciliata in Italia, ai fini della regolarità del soggiorno sul territorio italiano, deve dichiarare anche di NON ESSERE presente sul territorio italiano? (ai sensi della Legge 15 luglio 2009, n. 94)

2. è all’estero, la suddetta procura deve essere redatta davanti al Console italiano all’estero?

Mi ha portato inoltre la stampa degli allegati ad una mail: certificato di matrimonio (risulta sposata) e di nascita in plurilingue, copia integrale di atto matrimonio e di nascita in SPAGNOLO

Vi chiedo:

1. quale altro documento oltre la procura speciale redatta come dovuta deve farmi avere la nubenda per consentire le pubblicazioni? Dovrebbe essere il certificato di capacità matrimoniale e non il nulla osta. Non legalizzati perché la Spagna è esclusa dalla legalizzazione.

2. Ma chi deve emettere questo documento? Il consolato/ambasciata spagnolo in Italia? L’ambasciata spagnola al Algeri (in plurilingue presumo)?

3. Tale documento deve giungermi in originale?

Dopo che le pubblicazioni sono state effettuate avendo acquisito i certificati idonei anche del nubendo, procederò con la delega per il matrimonio che sarà effettuato (sposa presente) nel comune di nascita dello sposo (AAAAA): ci sono altri documenti che i nubendi devono produrre?

Risposta

Lo scopo della pubblicazione è quello di accertare che gli sposi siano in possesso di tutti i requisiti di legge necessari per procedere con le celebrazioni. Come spiega Claudia Maloberti: "si tratta di una comunicazione obbligatoria e necessaria per permettere a coloro che sono a conoscenza di un eventuale motivo ostativo al matrimonio di opporsi allo stesso, evitando, così, che vengano celebrate delle nozze invalide giuridicamente". Le pubblicazioni sono affisse all'albo pretorio nella sede del o dei Comuni di residenza dei futuri sposi, oppure nel relativo sito istituzionale.

Il codice civile regola le pubblicazioni di matrimonio negli articoli 93 e seguenti, stabilendo per prima cosa che: "La celebrazione del matrimonio dev’essere preceduta dalla pubblicazione fatta a cura dell’ufficiale dello stato civile. La pubblicazione consiste nell’affissione alla porta della Casa Comunale di un atto dove si indica il nome, il cognome, la professione, il luogo di nascita e la residenza degli sposi, se essi siano maggiori o minori di età, nonché il luogo dove intendono celebrare il matrimonio.

I requisiti fondamentali che occorre avere prima di procedere con le pratiche sono quelli che vado ad elencare.

Possono fare richiesta delle pubblicazioni di matrimonio due persone:

  • di sesso diverso;
  • di stato libero, ovvero non legati da un precedente matrimonio civile o religioso con effetti civili;
  • non legate tra loro da vincoli di parentela;
  • maggiorenni o che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età se muniti di autorizzazione del Tribunale dei Minorenni;
  • in possesso del “nulla osta” o "certificato di capacità matrimoniale" del proprio Stato nel caso di cittadini stranieri.

Nel caso in cui mancassero le condizioni indicate (MI SEMBRA QUESTO IL CASO) nel caso in cui la documentazione fosse incompleta, l'ufficiale di stato civile potrebbe (DEVE)  rifiutare la pubblicazione.

9 febbraio 2021             Roberto Gimigliano

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