Richiesta di accesso agli atti amministrativi concernenti una concessione cimiteriale perpetua di tomba di famiglia
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Risposta al quesito dell'Avv. Elena Conte
QuesitiSi rappresenta che questo Comune sta eseguendo dei lavori per l'installazione di cinque torri faro presso il nuovo campo da calcio, tutte da posizionare nella parte esterna della recinzione perimetrale, quattro agli angoli ed una centrale.
Al momento rimane da gettare il plinto di fondazione dell'unica torre nella parte centrale del campo, nonché la sua installazione: per entrambi le fasi di lavoro è necessario l'impiego di mezzi d'opera piuttosto pesanti, come l'autobotte per il calcestruzzo e l'autogru per il posizionamento della torre.
Al fine di evitare il danneggiamento del manto erboso si intenderebbe procedere dall'esterno, cioè dal lotto confinante, in quanto lo spazio tra la recinzione del campo ed il terreno confinante non è sufficiente per l'accesso dei mezzi di cui trattasi.
Sul terreno confinate insiste un allevamento avicolo, che, per ragioni igienico sanitarie dettate dal loro cliente, vorrebbe impedirci l'accesso, seppure limitato (si tratterebbe di due mattinate), dei mezzi d'opera.
Il quesito è il seguente: con tutte le precauzioni di sanificazione necessarie ed opportune considerato il momento, sarebbe possibile, attraverso eventualmente specifica ordinanza Sindacale, imporre tale nostra necessità, garantendo comunque il ripristino dei luoghi in caso di danno?
La questione prospettata nel quesito non è risolvibile d’imperio, con gli attuali strumenti impositivi offerti dal nostro ordinamento giuridico che si caratterizza per la presenza di una costituzione garantista.
Troppe sono le variabili che sconsigliano di agire cogentemente, a partire da una possibile violazione del domicilio, il cui interesse è protetto sia dal punto di vista costituzionale che sotto il profilo penale.
Tra l’altro, non è bilanciabile e giustificabile un’occupazione di proprietà privata a fronte del prospettato problema di costi collegati al danneggiamento del manto erboso.
Anche il potere di requisizione ha natura eccezionale ed è finalizzato alla cura degli interessi generali non altrimenti tutelabili, giustificato da ragioni di urgenza in presenza di situazioni inaspettate, improvvise e imprevedibili, intese come impossibilità di utilizzare i rimedi ordinari previsti dall'ordinamento.
La soluzione, quindi, va ricercata concordemente con il titolare del terreno interessato, ad esempio proponendogli una equa indennità di occupazione temporanea del terreno per i due giorni necessari ai lavori ovvero un trasferimento degli animali di allevamento in altro loco, sempre per il periodo strettamente occorrente per le finalità di interesse pubblico; l’esborso potrà essere motivato dall’entità del danno stimabile a fronte del possibile danneggiamento del manto erboso.
Si consideri, poi, che le strutture presenti e ospitanti gli animali da allevamento devono essere regolari e sorretti da un confacente titolo edilizio; diversamente, potrebbero provocare un accertamento edilizio, con successiva demolizione. Parimenti, gli animali sono assistiti da una specifica normativa igienico-sanitaria e di benessere, curata dal competente ufficio dell’ASL.
16 febbraio 2021 Elena Conte
Risposta dell'Avv. Elena Conte
T.a.r. per la Campania, Salerno, sezione I - Sentenza 26 marzo 2025, n. 565
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Decreto 8 maggio 2025
Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: