Data decesso da inserire su atto di morte da trascrivere

Risposta al quesito del Dott. Roberto Gimigliano

Quesiti
di Gimigliano Roberto
24 Febbraio 2021

Un cittadino iscritto Aire, è deceduto in una casa di riposo tedesca nella notte tra il giorno 08.05 ed il 09.05.2020. Non sapendo se fosse deceduto prima o dopo la mezzanotte, hanno inserito le due date del decesso. Quale delle due date inserire nella data giuridica in fase di trascrizione dell’atto?

Risposta

I Consolati italiani devono inviare ai competenti comuni italiani (comuni di residenza) gli atti di stato civile formati all’estero relativi ai cittadini italiani, tra i quali ovviamente gli atti di morte, (i  familiari  hanno l’onere di informare dell’evento il Consolato competente).

La richiesta di trascrizione dell’atto può pervenire all’ufficio, oltre che per via consolare, anche tramite il privato cittadino che sia in possesso di un atto formato all’estero e che, avendone interesse, presenti apposita istanza all’ufficiale dello stato civile che provvederà a controllare la congruità della documentazione.

Per procedere alla trascrizione di un atto di morte proveniente dall’estero questo deve possedere determinate caratteristiche.

  • deve essere prodotto in originale
  • deve riportare la legalizzazione del Consolato italiano del Paese da cui proviene
  • deve essere accompagnato da una traduzione debitamente legalizzata o asseverata.

Nel caso di decesso occorre richiedere l’estratto per riassunto dell’atto di morte che serve per dimostrare l’avvenuto decesso, il luogo e la data della morte. Si differenzia dal certificato di morte in quanto riporta tutte le notizie presenti nell’atto di morte (per es. l’ora del decesso).

Non ritengo possibile inserire due orari in quanto risulterebbe pregiudizievole, come infatti è avvenuto, ad una regolare trascrizione dell’atto.

L'art. 73 del Regolamento prevede che l'atto di morte debba enunciare il luogo, il giorno e l'ora della morte, il nome e cognome, il luogo e la data di nascita, la residenza e la cittadinanza del defunto, il nome e cognome del coniuge, se il defunto era coniugato, vedovo o divorziato, il nome e cognome, il luogo e la data di nascita e la residenza del dichiarante.

Non si tratta di scegliere, si tratta di riportare un dato certo.

Invii una PEC in tal senso al Consolato competente chiedendo di specificare quantomeno l’ora presunta di morte, dato da riportare sull’atto.

19 febbraio 2021            Roberto Gimigliano

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