Servizio di trasporto ai centri estivi del disabile
Risposta del Dott. Mauro Tenca
Risposta al quesito del Dott. Fabio Venanzi
QuesitiUna dipendente a tempo indeterminato intende usufruire dei permessi ex Lg. 104/1992 oppure, in alternativa, del congedo parentale ai sensi del D. Lgs. n. 151/2001, al fine di assistere la propria madre, con la quale convive e riconosciuta disabile in situazione di gravità dalla Commissione Medica di Verifica dell'ASL competente per territorio.
Tuttavia nello stesso nucleo familiare convive anche il padre della dipendente e marito dell'assistita, che ha 65 anni compiuti e che non ha particolari patologie.
Si chiede se la dipendente può chiedere i permessi ex Lg. 104/1992 o il congedo parentale ai sensi del D. Lgs. n. 151/2001, oppure se le è preclusa una o entrambe le tipologie di permesso, per il motivo sopra descritto.
Nel caso in esame, la dipendente non può fruire del congedo straordinario di cui all’articolo 42, comma 5, Decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 151. Tale è l’interpretazione fornita dall’Inps, con la circolare 28/2012 nonché dalla Funzione pubblica con le circolari n. 13/2010 e 1/2012. Infatti, il soggetto “preposto” ad assistere la madre è il coniuge di quest’ultima.
In merito alla fruizione dei tre giorni di cui all’articolo 33 della Legge 104/1992, la dipendente potrà fruirne considerato che suo padre ha compiuto i 65 anni di età.
Si ricorda che la dipendente dovrà “assumere” il ruolo di referente unico per la propria madre.
11 marzo 2021 Fabio Venanzi
Risposta del Dott. Mauro Tenca
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale – 14 aprile 2025
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
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