Componenti ufficio di controllo di una fondazione di partecipazione
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta al quesito dell'Avv. Mario Petrulli
QuesitiL'ente aderisce a diverse associazioni con impegno annuo della quota di compartecipazione spese. Annualmente assume impegno ma al 31.12 dell'anno di riferimento di norma non perviene alcuna richiesta di rimborso. Con probabilità verrà richiesta tra alcuni anni, per più annualità tutte assieme. E' comunque possibile mantenere il residuo passivo anche se la spesa di fatto al 31.12 non è esigibile? E’ più corretto eliminare il residuo creando avanzo accantonato da applicare al momento della richiesta di riparto? La spesa è imputata su tale capitolo di spesa 11.01-1.03.02.99.003.
La compartecipazione spese o il versamento di quote di partecipazione in associazione è un costo che annualmente l’Ente è tenuto a corrispondere in base ad un atto di convenzione/contratto/altra tipologia di accordo.
L’obbligazione, quindi, è annuale e, pertanto, deve essere acceso il costo in contabilità annualmente al fine di garantire l’esigibilità della somma nell’esercizio in cui sorge l’obbligazione che, a prescindere dall’effettivo pagamento, nasce annualmente sulla base degli accordi o delle convenzioni stipulate o della compartecipazione.
Alla luce di quanto detto, quindi, l’Ente è tenuto ad impegnare le quote annualmente e conservare a residuo tali importi: in tale fattispecie, infatti, l’esigibilità della somma è garantita dalla convenzione/contratto/accordo.
13 marzo 2021 Mario Petrulli
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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