inconferibilità ex art. 7, comma 2, lett. d) del D.lgs. 39/2013

Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
22 Marzo 2021

Un Comune chiede se sussista causa di inconferibilità ex art. 7, comma 2, lett. d) del D.lgs. 39/2013 dell’incarico di Consigliere di gestione del Consorzio Acquedottistico ……………. (in controllo pubblico) in quanto tale soggetto dall’atto della nomina e sino ad oggi riveste l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio per il Patto territoriale della ……….. (PTM - in controllo pubblico).

Risposta

Per quanto attiene alla rilevanza della carica di Consigliere di gestione del Consorzio di che trattasi quale incarico in destinazione, occorre verificare se la stessa possa essere sussunta nella nozione di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico ex art. 1, co. 2, lett. l), del d.lgs. n. 39/2013, che considera: l) per «incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico», gli incarichi di Presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili, di altro organo di indirizzo delle attività dell’ente, comunque denominato, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico”.

Ne consegue la necessità di appurare in ordine alla citata carica l'attribuzione o meno dei poteri gestionali a favore dell'interessato in base alle disposizioni statutarie consortili.

Dalla visura camerale, al punto 5, sub voce amministratori, sono indicati n. 2 amministratori in carica: il Presidente del consiglio di gestione e il consigliere di gestione. Sempre dalla visura risultano in capo al Consiglio di gestione poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria.

Secondo l’ANAC (ad es., v. massima delibera n. 373 del 8 maggio 2019), «Nell’ambito degli enti pubblici ed enti privati in controllo pubblico, l’incarico … è sussumibile nella definizione di «incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico», di cui all’ art. 1, co. 2 lett. l), del d.lgs. n. 39/2013 allorquando lo stesso sia dotato di deleghe gestionali dirette. In merito, anche se lo statuto non preveda espressamente il conferimento di deleghe gestionali in capo al Presidente, laddove al consiglio di amministrazione siano conferiti poteri gestori, anche il Presidente, per il solo fatto di essere membro di tale consesso, risulta parimenti investito di tali poteri» (potere gestionale indiretto).

Pertanto, ai fini della sussistenza della causa d’inconferibilità in argomento, è importante verificare rispetto alla statuto vigente del Consorzio se la carica de qua comporti direttamente o indirettamente poteri gestionali tali da determinare l'inquadramento nell’ambito degli incarichi amministrativi.

Quindi, per completare la valutazione occorrerebbe conoscere le disposizioni statutarie vigenti.

17 marzo 2021         Eugenio De Carlo

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