Nome e cognome su atto di nascita di cittadino straniero

Il diritto al nome è regolato dalla legge nazionale del soggetto, in applicazione di quanto disposto dall'art. 24 della Legge n. 218/1995. Pertanto, l'ufficiale di stato civile, in sede di formazione dell'atto di nascita del figlio di genitori stranieri deve indicare il nome e il cognome indicati dal dichiarante, in applicazione della legge dello Stato di appartenenza; ciò anche se tale indicazione fosse in contrasto con i criteri dettati dalla legge italiana. La correttezza delle indicazioni circa il nome e il cognome spettante al nato verrà comunque sostanzialmente "verificata" in sede di rilascio del passaporto straniero. Qualora i dati identificativi del nato riportati nel passaporto siano difformi rispetto a quelli indicati nell'atto di nascita, l'ufficiale di stato civile, previa esibizione di apposita attestazione consolare, dovrà apporre a margine dell'atto di nascita una annotazione di correzione, ai sensi dell'art. 98 d.P.R. n. 396/2000, come specificato nel Massimario per l'ufficiale di stato civile del Ministero dell'interno e nella circolare n. 66 del 29.11.2004.

Tutto ciò premesso, si osserva che il trattino è gestito sia dalla procedura Halley, sia in ANPR.

In ogni caso, la segnalazione al Procuratore della Repubblica non deve essere fatta.

16 marzo 2021              Liliana Palmieri