Edilizia scolastica: autorizzazione all’utilizzo dei residui contributi pluriennali
Ministero dell’Istruzione e del Merito – Decreto del 12 giugno 2025
Risposta al quesito del Dott. Fabio Bertuccioli
QuesitiOgni anno, in questo periodo, gli utenti del servizio refezione scolastica inoltrano richieste di attestazione delle somme versate per la refezione scolastica dei propri figli, ai fini della denuncia dei redditi. Poiché i versamenti sono effettuati mediante bonifico bancario alla tesoreria/bollettino postale e pertanto i contribuenti hanno le quietanze di versamento, si chiede perché il Comune debba rilasciare queste certificazioni. E' corretta la richiesta degli utenti? Oppure il Comune può negare il rilascio dell'attestazione, in quanto gli utenti sono già in possesso del titolo che da luogo alle agevolazioni fiscali e al CAF presentano semplicemente le copie dei pagamenti? Può il CAF rifiutarsi di inserire nella dichiarazione dei redditi quanto pagato dagli utenti, se privi della certificazione del Comune?
Le spese sostenute per la mensa scolastica (e di servizi scolastici integrativi) vanno documentati mediante
ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario che deve:
Qualora il servizio:
come documento d’appoggio è necessaria un’attestazione rilasciata dal soggetto erogatore del servizio
da cui risultino l’importo corrisposto nell’anno, nonché i dati dell’alunno / studente.
L’attestazione della spesa in commento nonché l’istanza presentata dal genitore per la richiesta sono esenti dall’imposta di bollo.
Non è possibile integrare il documento di spesa con i dati mancanti relativi all’alunno o alla scuola.
19 marzo 2021 Fabio Bertuccioli
Ministero dell’Istruzione e del Merito – Decreto del 12 giugno 2025
Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
Decreto Interministeriale n. 116 del 16 giugno 2025
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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