Servizio di accompagnamento al lavoro e inquadramento del dipendente addetto
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta al quesito di Daniele Conforti - Consulente del Lavoro
QuesitiSi chiede un approfondimento in merito alla presente casistica che si è presentata.
Quattro dipendenti dell’Ente sono risultati positivi, due dei quali hanno richiesto l’infortunio sul lavoro, che gli è stato attivato dal medico di base. Si chiede come è corretto gestire la situazione, e se considerarlo come il classico infortunio, oppure va considerato come malattia?
Inoltre, un dipendente è stato messo in quarantena fiduciaria covid dall'Asl, dunque ha presentato al Comune il certificato Asl valido dal 23/03 fino a data da destinarsi.
Qualche giorno dopo ha presentato anche il certificato malattia covid che si è fatto fare del medico di base sempre con data dal 23/03.
Si chiede quale dei due certificati occorre considerare, soprattutto per quanto riguarda la questione della riduzione di retribuzione malattia Brunetta.
Nei casi accertati di infezione da Covid-19 in occasione di lavoro, il medico redige il certificato di infortunio inviandolo telematicamente all’INAIL che assicura la tutela dell’infortunato anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria con conseguente astensione dal lavoro. In questo caso deve essere gestito come un normale infortunio sul lavoro.
In merito al secondo quesito se il medico di famiglia ha certificato la malattia Covid-19 il lavoratore deve essere considerato in malattia, il periodo è equiparato al ricovero ospedaliero e non è soggetto alla trattenuta “Brunetta”.
6 aprile 2021 Daniele Conforti
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 21 maggio 2025
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 20 maggio 2025
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