Servizio di accompagnamento al lavoro e inquadramento del dipendente addetto
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta al quesito del consulente Daniele Conforti
QuesitiDOMANDA:
Quesito su gestione assenze per quarantena al rientro da un viaggio personale all’estero.
Un dipendente a tempo indeterminato sta per effettuare un viaggio all'estero per motivi personali.
In base alle disposizioni normative attualmente vigenti in relazione all'epidemia da Covid-19, il citato dipendente, al rientro in Italia, dovrà rimanere al proprio domicilio in quarantena per alcuni giorni, senza poter rientrare subito in servizio.
Si chiede con quale giustificativo possono essere gestiti questi suoi giorni di assenza "forzata", in particolare se il dipendente deve chiedere il congedo ordinario oppure altra tipologia di assenza.
Si chiede anche se, concordandolo con il proprio dirigente, il dipendente può stare in Smart Working per tutto il periodo necessario.
RISPOSTA:
In tutti i casi in cui l’Autorità Amministrativa (es. Governo, Regione, ecc.) emette una ordinanza o un provvedimento che impedisce lo svolgimento dell’attività lavorativa (esempio, creazione di una zona rossa),
non è possibile procedere con il riconoscimento della tutela della quarantena, ai sensi dell’articolo 26 D.L. 18/2020, in quanto la stessa prevede un provvedimento dell’operatore di sanità pubblica (art. 19 D.L. 104/2020). Il datore di lavoro può attivare alternativamente lo smart-working (qualora sia compatibile con l’attività lavorativa) o la CIG Covid (per i datori di lavoro del settore privato). Le parti possono prevedere la fruizione delle ferie.
Daniele Conforti Consulente del Lavoro Data 12/04/2021
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
TAR Sicilia, Palermo, Sezione V – Sentenza 10 marzo 2025, n. 535
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
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