Chiesto il rifacimento della gara per la riscontrata incoerenza nella determinazione dei costi della manodopera
ANAC – 28 maggio 2025 (Parere di precontenzioso n. 202 del 21 maggio 2025)
Risposta al quesito del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiAvrei bisogno di un riferimento normativo relativo al calcolo della Tari imputando la consistenza dell'immobile di categoria C e non la metratura catastale.
Un contribuente non concepisce un accertamento notificato, in quanto l’accertamento è stato calcolato con riferimento alla consistenza, invece il contribuente sostiene che la metratura è minore.
Se ci fosse stata la superficie catastale, sarebbe stata calcolata come superficie da tassare l'80%, ma la consistenza è già un dato netto.
Avrei soltanto bisogno del riferimento normativo che sostenga il calcolo da me elaborato e che ritengo corretto.
La determinazione della base imponibile ai fini TARI è indicata nel comma 645 della legge 147/2013 che testualmente recita:
“Fino all'attuazione delle disposizioni di cui al comma 647, la superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano assoggettabile alla TARI e' costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. L'utilizzo delle superfici catastali per il calcolo della TARI decorre dal 1º gennaio successivo alla data di emanazione di un apposito provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate, previo accordo da sancire in sede di Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, che attesta l'avvenuta completa attuazione delle disposizioni di cui al comma 647”.
La consistenza, che è una misura esistente solo per le categorie catastali C, è sicuramente rappresentativa della superficie calpestabile del locale, fermo restando eventuale diversa dimostrazione del contribuente.
26 maggio 2021 Luigi D’Aprano
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