Bollo su nota di credito per correzione parziale importo e successiva fatturazione ad altro destinatario
Risposta del Dott. Alessandro Giordano
Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiSi chiede quale sia il temine di prescrizione di un credito vantato da una ditta privata nei confronti del Comune per lavori (ampliamento rete distribuzione gas-metano), assegnati con delibera di Giunta e quali siano i presupposti per eccepire l'avvenuta prescrizione della pretesa creditoria.
Il termine ordinario di prescrizione è di dieci anni (art. 2946 c.c.), decorsi i quali è possibile eccepire la prescrizione se non ci sono stati atti interruttivi durante detto termine, al ricorrere dei quali il termine riprende a decorrere (ad es. lettera di messa in mora e/o di diffida di pagamento).
Comunque, se il rapporto si è instaurato senza la sottoscrizione di un contratto, si può eccepire anche la nullità, con conseguente azione unicamente verso gli amministratori e o i funzionari che hanno ordinato la spesa atteso che secondo la Cassazione a Sezioni Unite nel caso di acquisizione, da parte di un ente locale, di beni o servizi senza la contemporanea assunzione dell'impegno di spesa previsto dell'art. 191, comma 1, del d.lgs. n. 267 del 2000 ("Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"), l'obbligo di corrispondere la controprestazione sorge nei confronti dell'ente solo nella misura in cui il debito sia stato riconosciuto fuori bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1, lett. e), mentre per la restante parte grava sull'amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura. Ciò determina, in entrambi i casi, l'improponibilità dell'azione di ingiustificato arricchimento da parte del fornitore nei confronti dell'ente: nel primo, perché il riconoscimento del debito fuori bilancio instaura un rapporto che trova la propria fonte nella procedura di acquisizione dei beni o servizi; nel secondo caso perché, essendo il fornitore munito di azione nei confronti degli obbligati ex lege, difetta il carattere della sussidiarietà richiesto dall'art. 2042 cod. civ. (Cass. civ. Sez. III, Ord., (ud. 15/09/2020) 16-11-2020, n. 25870).
8 giugno 2021 Eugenio De Carlo
Risposta del Dott. Alessandro Giordano
Risposta del Dott. Alessandro Giordano
Corte Costituzionale – Sentenza 25 maggio 2025, n. 72 e comunicato stampa
TAR Lombardia, Brescia, Sezione II – Sentenza 14 aprile 2025, n. 324
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: