Risposta al quesito del Dott. Fabio Bertuccioli
QuesitiCome disposto dall'Art. 48-bis. (Disposizioni sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni) del DPR 29 settembre 1973, n. 602, le Amm. Pubb. devono verificare i requisiti di morosità nel portale delle verifiche inadempimenti. Una fattura di euro 5.856,00 (Iva compresa) risulta superiore a 5.000,00 ma il netto è di 4.800,00 (senza IVA) è inferiore a 5.000,00.
Si chiede quale importo inserire nella verifica dei requisiti.
In passato ho avuto un caso simile non avendo la liberatoria, l'Agenzia delle Entrate ha pignorato i crediti (ex artt. 72-bis e 48-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602), l'importo inserito era comprensivo di IVA quindi ho dovuto versare l'importo completo all'Agenzia delle Entrate e l'IVA per la ditta non è stata versata.
La Ragioneria generale dello Stato, con la circolare n. 13 del 21 marzo 2018, ha fornito importanti chiarimenti interpretativi sulla disciplina dei pagamenti delle PA in presenza di debiti fiscali derivanti da cartelle di pagamento.
In particolare cfr. pag. 9 della circolare citata, in riferimento alle verifiche in presenza di fatture in regime di split payment la RGS ha precisato che: “……allorquando soggette al regime della scissione dei pagamenti, le amministrazioni, ai fini dell’individuazione della soglia dei cinquemila euro di cui all’articolo 48- bis, non dovranno considerare l’IVA, bensì dovranno tener conto, quindi, soltanto di quanto effettivamente spettante in via diretta al proprio fornitore, cioè dell’importo al netto dell’IVA.”
3 agosto 2021 Fabio Bertuccioli
Per i clienti Halley: ricorrente QR n. 3706 sintomo n. 3761
Risposta dell'Avv. Elena Conte
INPS – Messaggio n. 2229 del 14 luglio 2025
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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