Tar Lombardia - Milano, Sezione II - Sentenza 21 novembre 2017, n. 2209

Servizi Comunali Cause e liti
di Ferrara Dario
07 Dicembre 2017

massima

 

Nel processo amministrativo non paiono consentite le consulenze tecniche c.d. percipienti (quelle in cui il consulente, fatto ovviamente salvo il controllo immanente del giudice peritus peritorum, è chiamato ad accertare direttamente i fatti mediante l’ausilio di specifiche competenze tecniche), mentre sono certamente ammesse le consulenze tecniche c.d. deducenti, volte a valutare i fatti accertati e dati per esistenti, come (già definitivamente) acquisiti nel corso nel procedimento amministrativo.

                                                                                                                        ARTICOLO

Senza perizia di parte no alla Ctu per stabilire se l’immobile del vicino è abusivo

Non ammesse nel processo amministrativo le consulenze «percipienti», in cui il tecnico accerta i fatti in base alle sue competenze: bocciata la domanda priva di allegazione probatoria

 

Non si può affidare al consulente tecnico d’ufficio il compito di verificare se l’immobile del vicino è o no conforme alle norme urbanistiche. E ciò perché nel processo amministrativo non risulta ammessa la Ctu di natura «percipiente», in cui il tecnico è chiamato ad accertare in modo diretto i fatti grazie alle sue competenze. La domanda di affidare l’incarico al perito, dunque, deve essere respinta quando viene dalla parte che ha tutti gli elementi necessari per provare che i lavori del confinante sono abusivi ma viene meno a ogni allegazione sul punto. È quanto emerge dalla sentenza 2209/17, pubblicata il 21 novembre dalla seconda sezione del Tar Lombardia.

Deduzioni ammissibili

Bocciato il ricorso che punta a bloccare il progetto di villetta bifamiliare del confinante. Le signora che abitano vicino risultano a conoscenza delle vicende inerenti la voltura del titolo edilizio. E sono in possesso delle tavole progettuali. Ma non allegano un elaborato tecnico, ad esempio, una perizia di parte per dimostrare che sono state violate le distanze minime fra le costruzioni. Chiedono che sia dunque la Ctu ad appurare la regolarità edilizia o meno del cespite. La consulenza tecnica d’ufficio, però, non può sgravare la parte dell’onere probatorio. E nel giudizio amministrativo sono legittime soltanto le consulenze deducenti, cioè quelle che servono a valutare i fatti accertati e dati per esistenti come definitivamente acquisiti nel corso del procedimento. Spese processuali compensate con il controinteressato.

07 dicembre 2017 Dario Ferrara

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