Risposta dell'Avv. Elena Conte
QuesitiIn relazione al DPCM 1 luglio 2021 "Obiettivi di servizio e modalità di monitoraggio per definire il livello dei servizi offerti e l'utilizzo delle risorse da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali", si richiede se l'attivazione del servizio di pre-scuola per i bambini della scuola primaria e secondaria di 1° grado possa ritenersi quale azione di intensificazione dei servizi sociali esistenti - Azioni di sostegno ai minori - servizi di supporto in età scolare. Se sì, nel numero di utenti serviti dovrà essere indicato il n. dei bambini/ragazzi richiedenti e fruitori del servizio?
Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 209 del 1° settembre 2021 è stato pubblicato il D.P.C.M. 1° luglio 2021 recante “Obiettivi di servizio e modalità di monitoraggio per definire il livello dei servizi offerti e l’utilizzo delle risorse da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali “.
Gli obiettivi di servizio di ciascun comune, per l’anno 2021, sulla base della nota tecnica allegata al D.P.C.M. 1° luglio 2021, sono stabiliti in base al valore del fabbisogno standard monetario per la funzione sociale di ogni ente.
In pratica, il decreto prevede che gli enti sono tenuti a destinare una spesa per la funzione sociale, al netto del servizio di asili nido, almeno pari al fabbisogno standard monetario riportato nell’ allegato alla nota tecnica, ovviamente nel limite delle risorse aggiuntive effettivamente assegnate.
Ciò detto, in linea generale il servizio di pre scuola, a domanda individuale, consiste in un servizio di assistenza educativa per gli alunni delle scuole primarie statali, che amplia la fascia oraria di permanenza a scuola, prevedendo l’accoglienza e la sorveglianza dei bambini nei locali scolastici antecedentemente l’inizio dell’orario scolastico.
I servizi di pre-scuola vogliono rappresentare una risposta concreta e un valido supporto per i nuclei familiari che, per specifiche esigenze di orari e turni di lavoro, si trovano in difficoltà a rispettare gli orari di inizio e/o fine delle lezioni stabilite dalle istituzioni scolastiche. Inoltre, i servizi di pre- e post-scuola sono istituiti come interventi volti a concorrere all’effettiva attuazione del diritto allo studio per assicurare la frequenza scolastica degli alunni, in conformità alla normativa regionale vigente. In altre parole, il servizio si configura per gli alunni come momento educativo atto a creare e favorire esperienze di comunicazione e socializzazione a livello di gruppo, confrontandosi con bambini anche di età diversa e misurandosi con le regole di convivenza.
Alla luce di quanto sopra riportato, appare possibile ricondurre il servizio di pre scuola alle azioni di intensificazione dei servizi sociali esistenti (azioni di sostegno ai minori - servizi di supporto in età scolare); appare comunque utile collegare tale affermazione ad una declaratoria del servizio contenuta in un vostro regolamento comunale che ne fornisca la definizione e ne descrive le caratteristiche.
Ne consegue, inoltre, che, nel numero di utenti serviti, dovrà essere indicato il n. dei bambini/ragazzi richiedenti e fruitori del servizio.
1 ottobre 2021 Elena Conte
Per i clienti Halley: ricorrente QS n. 2070, sintomo n. 2145
Risposta della Dott.ssa Elena Turci
I benefici per gli Enti Locali e i cittadini
ARAN – Orientamento applicativo Funzioni Locali pubblicato in data 4 giugno 2025 – Id: 34448
ARAN – Orientamento applicativo Funzioni Locali pubblicato in data 4 giugno 2025 – Id: 34441
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: