Spostamento numero civico

Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri

Quesiti
di Palmieri Liliana
25 Ottobre 2021

Si chiede come procedere nel caso venga segnalato uno spostamento di numero civico da parte della madre di una minore nei confronti del padre, in seguito ad un decreto provvisorio emesso dal Tribunale, nel quale provvisoriamente la casa di proprietà del padre viene assegnata alla madre per vivere con la figlia minore.

Questo ufficio aveva deciso di aspettare in attesa della pronuncia definitiva del giudice, ma gli avvocati della Sig.ra hanno inviato la lettera che si allega con la sentenza.

Si chiede un parere sul procedimento da effettuare correttamente.

Risposta

L’esposizione del quesito NON è chiara; cerco pertanto di interpretare la richiesta.

In materia anagrafica non esistono “segnalazioni” che danno avvio a procedimenti di iscrizione, mutazione o cancellazione anagrafica, ma dichiarazioni fatte dagli interessati (in applicazione dell’art. 6 d.P.R. n. 223/1989 a mente del quale “Ciascun componente della famiglia è responsabile per sé e per le persone sulle quali esercita la potestà o la tutela delle dichiarazioni anagrafiche di cui all'art. 13”), ovvero l’iniziativa dell’ufficiale d’anagrafe che, anche sulla base di notizie o segnalazioni pervenutegli, deve valutare se avviare o meno un procedimento d’ufficio.

Ciò premesso, il presupposto per la registrazione anagrafica è la dimora abituale ad un determinato indirizzo; pertanto, se il cittadino dichiara il cambiamento di abitazione, la Sua richiesta deve essere accolta entro i due giorni, a meno che non la si ritenga non ricevibile; non rientra, a mio giudizio, fra le ipotesi di irricevibilità la circostanza che il decreto di assegnazione della casa sia provvisorio, essendo comunque rilevante lo stato di fatto della dimora abituale dell’interessata, stato di fatto che deve essere oggetto di accertamento. Difatti, nella fase istruttoria, successiva alla adozione del provvedimento entro i due giorni, l’ufficiale d’anagrafe disporrà gli accertamenti necessari a verificare la corrispondenza fra quanto ha dichiarato l’interessata e quanto viene accertato.

Peraltro, nel contesto del decreto si fa riferimento alla circostanza che la casa familiare “continua ad essere assegnata alla madre”  e questa indicazione depone comunque favorevolmente rispetto alla ricevibilità della istanza di cambiamento di abitazione. Ovviamente, la procedura avrà esito negativo e si dovrà annullare il provvedimento di mutazione, previa comunicazione di preavviso di annullamento ai sensi dell’art. 10-bis L. n. 241/1990, laddove si accerti la mancanza della dimora abituale all’indirizzo dichiarato dall’interessata.

21 ottobre 2021             Liliana Palmieri

 

Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 1899, sintomo n. 1930

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