Riconoscimento paterno del figlio maggiorenne straniero nato all'estero
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta del Dott. Roberto Gimigliano
QuesitiUn cittadino italiano contrae matrimonio nelle Filippine con una signora di nazionalità filippina. Hanno una figlia (la cui nascita viene registrata presso il Nostro Comune – quale mai residente-) riconosciuta solo dalla madre e che, per motivi non chiari, successivamente riconosce anche il padre, quando la famiglia si trasferisce nel Comune di residenza dello stesso (nonostante la coppia fosse già sposata). Questo Comune, accertato il matrimonio celebrato all’estero, richiede alla competente Procura della Repubblica l'annullamento del riconoscimento. Ad annullamento avvenuto, il Comune di residenza del padre informa il Nostro Comune per le relative annotazioni sull’atto di nascita della figlia. Non essendo possibile contattare i genitori, il Nostro Comune procede richiedendo al Tribunale il decreto di rettifica dell’atto di nascita dell’interessata che non risulta più figlia nata “dall’unione naturale della dichiarante con uomo non parente né affine (…)” bensì figlia nata da madre coniugata con il succitato signore. Il Nostro Comune riceve il decreto di rettifica dal Tribunale. Al di là della relativa annotazione sull’atto di nascita dell’interessata (ex art. 95, DPR 396/2000), come è necessario procedere con riferimento al suo cognome (su cui il Tribunale non si pronuncia) e alla sua cittadinanza? Specifichiamo che non ci è dato sapere dove l’interessata è al momento residente in quanto non presente in ANPR.
Riepilogando: figlia nata da cittadino italiano che la riconosce successivamente. Il tribunale annulla quindi il precedente riconoscimento e procedete all’annotazione sull’atto di nascita.
Non sapendo se la figlia è maggiorenne o minorenne affrontiamo le due opzioni:
Per i minorenni la scelta del cognome (mantenere quello attuale, anteporre o sostituire come da art. 262 del C.C.) spetta, dopo la L. 219, al Tribunale ordinario dietro indicazione di volontà dei genitori.
Occorre comunque tener conto che il giudice prima di decidere ascolterà il minore se l’età glielo consente.
Se al contrario è maggiorenne ha diritto di scelta nel senso che il cognome sinora portato è elemento consolidato della propria identità e quindi renderà la dichiarazione col cognome che riterrà opportuno lei stessa.
Per quanto riguarda la cittadinanza:
Se fosse minorenne lascerei per il momento il cognome che ha e solleciterei i genitori ad inoltrare istanza al Giudice per l’attribuzione del cognome. Se lettera morta ( come mi sembra di capire) chiederei il provvedimento integrativo per il cognome da attribuire.
26 ottobre 2021 Roberto Gimigliano
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 1902, sintomo n. 1933
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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