Comunicazione di cessione fabbricato agli uffici di Pubblica Sicurezza

Premesso che l'Art. 12 del D.L. 21.3.1978, n. 59, convertito in legge 18.5.1978, n. 191, prevede che chiunque ceda a qualsiasi titolo, la proprietà o il godimento di un immobile o ne concede l’uso esclusivo, anche in locazione, ha l’obbligo di effettuare la c.d. comunicazione di cessione fabbricato agli uffici di Pubblica Sicurezza entro le 48 ore successive alla cessione.

Tale  norma è stata successivamente modifica dall'art. 2 del D.L. 20 giugno 2012, n. 79 che ha fatto confluire tale obbligo nell'atto di registrazione del contratto riferito all'immobile all’Agenzia delle Entrate.

Tali disposizioni non si applicano ai cittadini extracomunitari per i  quali permane l’obbligo di comunicare  la cessione del fabbricato nei tempi e modi previsti dall’art. 12 del D.L. n. 59/78,  convertito in legge 18.5.1978, n. 191.

Tutto ciò premesso nel caso in cui l’abitazione sia messa a disposizione a titolo gratuito da parte di un familiare ad un altro familiare (figlio, fratello, marito, suocera, genero, nuora)  e vi sia fissata l’iscrizione anagrafica nell’immobile senza la redazione di un contratto / comodato, permane l’obbligo di comunicazione di cessione fabbricato agli uffici di Pubblica Sicurezza?

Nell’eventualità che debba essere effettuata la comunicazione, chi è tenuto a fare la comunicazione, il cittadino?