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Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le politiche della famiglia – 5 giugno 2025
Fondo PNRR Sisma, partono i contributi
Servizi Comunali BilancioLa Cabina di Coordinamento che gestisce il Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza per le Aree sisma 2009 e 2016, presieduta da Giovanni Legnini, Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, ha dato il via libera a progetti per 813 milioni di euro che danno attuazione a tutta la prima Misura del Fondo, che nel complesso ha una dotazione di un miliardo e 800 milioni, destinata a ”Città e borghi sicuri, sostenibili e connessi”. Gli interventi riguardano:
Le ordinanze, a partire da quelle che attuano i piani per la digitalizzazione e per l’efficienza energetica, sono state firmate dal Commissario Legnini.
Uno degli interventi più importanti finanziati con il Fondo complementare al PNRR per le aree sisma, spiega una nota del Commissario, sarà in particolare l’innovazione digitale dell’Appennino centrale che, sfruttando una maxi-rete di sensori, diventerà un laboratorio per l’applicazione pratica dei nuovi sistemi di gestione del territorio, dalla prevenzione e sicurezza sismica, all’ambiente, ai servizi per i cittadini.
La Misura A1 del Fondo stanzia 170 milioni di euro per potenziare innanzitutto gli impianti di base, con la realizzazione e l’integrazione di infrastrutture a banda larga e ultra-larga con un network di oltre 20 mila punti di accesso WiFi, per consentire l’accesso veloce a Internet a cittadini, imprese ed amministrazioni pubbliche. La realizzazione dell’intervento, come detto, viene affidata ad Invitalia, che potrà avvalersi della controllata Infratel, e costerà 22 milioni di euro. La parte più consistente delle risorse di questa misura, 145 milioni di euro, sarà assorbita dalla realizzazione dell’infrastruttura e dei sistemi di gestione dei servizi, grazie alle nuove tecnologie dell’IoT, l’internet delle cose, e dei sistemi di “blockchain”.
Si prevede in particolare, l’installazione di 17 mila sensori negli immobili pubblici, nelle infrastrutture strategiche, e negli edifici che si stanno ricostruendo dopo il sisma. Diventeranno praticamente strutture “parlanti”, in grado di comunicare in tempo reale i dati rilevati, utili per il monitoraggio sismico, per quello delle infrastrutture strategiche a fini di sicurezza e prevenzione, per il controllo delle macerie e dei rifiuti urbani, della qualità dell’aria e dell’acqua, per la gestione della mobilità, il controllo dei corsi d’acqua, il coordinamento delle reti elettrica e termica, la revisione delle tecnologie usate per il catasto, la riorganizzazione dei beni culturali, ed anche per il controllo dell’organizzazione dei cantieri della ricostruzione, per verificare il rispetto delle regole sul lavoro. I sensori trasmetteranno i dati ai terminali, dotati di sistemi telematici di gestione dei servizi, che saranno a disposizione delle autorità competenti, a cominciare dai Comuni.
Fondi anche per un Sistema Informativo territoriale telematico, affidato a Fintecna, per sfruttare appieno tutti i nuovi dati che vengono raccolti e mettere a sistema le banche dati esistenti.
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