PNRR - Poteri sostitutivi se l’Ente è inadempiente

Il ministro Speranza in audizione illustra i Contratti di sviluppo e gli investimenti in atto

Servizi Comunali Bandi gare e contratti
di La Posta del Sindaco
03 Marzo 2022

“Commissariati” gli enti territoriali inadempienti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il quadro è quello dei Cis, i contratti istituzionali di sviluppo, sottoscritti con ciascuna Regione e Provincia autonoma e accompagnati da uno specifico piano operativo. "Lo strumento individuato del Cis per i controlli è un patto solenne tra Governo e Regioni con modalità che ci consentiranno di avere un monitoraggio nell'attuazione delle procedure per il PNRR. Cis è uno strumento stringente e che prevede in ultima istanza anche un potere suppletivo in caso di inadempienza che può essere utilizzato da una autorità centrale". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando lo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza alle commissioni riunite Bilancio, Igiene e Sanità e Politiche dell'Unione europea del Senato. "Ora tutte le Regioni devono caricare i 6mila progetti del PNRR e questa operazione è in chiusura in queste ore. Il mio obiettivo è concludere entro il 30 maggio per la definizione. Abbiamo già investito un miliardo ma bisognerà ancora investire. Col PNRR”, ha aggiunto Speranza, "sono previsti 4 mld di euro per l'ammodernamento di 3.100 strutture e attrezzature di alta tecnologia". Ecco gli altri punti dell’intervento del Ministro.

Medicina generale
"Ho dato incarico al nostro Consiglio superiore di sanità di provare ad elaborare un progetto di riforma della formazione dei medici di medicina generale. Un'operazione che va fatta con i medici che sono per me protagonisti fondamentali della sanità del territorio. Penso che ci siano le condizioni per lavorarci. Per me lo studio del medico di medicina generale dappertutto, ma soprattutto nelle aree periferiche è un punto di forza che dobbiamo salvaguardare. Nella riforma non è una monade sola, ma lo spoke dell'hub della casa di comunità. Alcune ore di lavoro del medico di medicina generale devono essere trascorse nella casa di comunità. Sono stati definiti tutti gli atti per il finanziamento di ulteriori 900 borse aggiuntive relative al primo ciclo di formazione specifica in medicina generale. Nel corso dei prossimi mesi si attiveranno le procedure per il completamento di altri due cicli formativi per un totale di 2.700 borse di studio aggiuntive per un importo complessivo di 101.973.000 euro".

Sanità digitale
"Alla sanità digitale, alla digitalizzazione dei dipartimenti d'emergenza e accettazione (Deda), all'ammodernamento delle grandi apparecchiature e alla ricerca sono destinati circa 7,6 miliardi. Per il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione e l'analisi dei dati e la simulazione, 1,672 miliardi; per l'ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, 4 miliardi; per la valorizzazione e il potenziamento della ricerca biomedica del Servizio sanitario nazionale, poco più di 520 milioni; per l'ecosistema innovativo per la salute, 437,4 milioni. Si tratta di un dato che per la sua forza non ha bisogno di ulteriori considerazioni".

Ospedali di comunità
"La Componente 1 del PNRR prevede 1 miliardo per gli ospedali di comunità, una struttura sanitaria della rete territoriale destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media-bassa intensità clinica e per degenze di breve durata e ha una funzione intermedia, tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri impropri e di favorire le dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere dei fabbisogni assistenziali, di stabilizzazione clinica e di recupero funzionale dell'autonomia più prossimi al domicilio stesso".

I fondi al Sud
Degli 8 miliardi destinati alla sanità nell'ambito del PNRR "ne sono stati destinati il 41 per cento al Sud. Grazie a una collaborazione proficua con la ministra per la Coesione territoriale Mara Carfagna, si aggiungeranno altre risorse sempre di matrice europea, per circa 625 milioni di euro. L'Italia per la prima volta nella sua storia avrà finanziato dalla Commissione europea un Pon salute. Non era mai successo prima. Si tratta di 625 milioni per la sanità del nostro Mezzogiorno”.

La Posta del Sindaco

 

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