Olimpiadi Syllabus: Zangrillo “Un’opportunità per tutti i dipendenti”
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 20 maggio 2025
Risposta del Dott. Cristoforo Di Lorenzo
QuesitiI dipendenti che hanno oltre 42 anni e 10 mesi di servizio e non hanno 67 anni, devono andare in pensione obbligatoria?
Se il dipendente ha anche raggiunto i 65 anni di età la risposta è sì, come stabilito dalla Circolare n. 2 del 19.02.2015 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (Funzione Pubblica), intervenuta in materia dopo che l’art. 1 del Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, aveva di fatto abolito l’istituto del trattenimento in servizio dei dipendenti della pubblica amministrazione.
Detta circolare n. 2 del 19.02.2015 all’art. 1, secondo comma, così recita: ”…Con l’entrata in vigore delle recenti modifiche il sistema prevede la risoluzione del rapporto di lavoro: obbligatoria, per coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia ovvero il diritto a pensione anticipata, avendo raggiunto l’età limite ordinamentale…”.
Pertanto, la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, come nel caso prospettato dal quesito, può essere applicata nei confronti di coloro che hanno maturato la massima anzianità contributiva, oggi prevista in 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne e contemporaneamente, raggiunto il limite ordinamentale per la permanenza in servizio, che è posto a 65 anni, come stabilito dall’art, 4 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, per i dipendenti dello Stato e dall’art. 12 della L. 20 marzo 1975, n. 70, per i dipendenti degli enti pubblici.
Per completezza di informazione ritengo utile aggiungere che è corretto, da parte dell’Amministrazione, informare con congruo anticipo (6 mesi) il dipendente che, così, potrà presentare domanda di pensione anticipata all’INPS. In questi casi la pensione potrà decorrere dal giorno successivo al compimento dei 65 anni, senza dover aggiungere la finestra mobile dei 3 mesi. In sede di richiesta di liquidazione del TFS, inoltre, la circostanza della “risoluzione obbligatoria del rapporto di lavoro”, operata dall’Ente, dovrà essere dichiarata tramite adeguata documentazione allegata (determinazioni e/o deliberazioni), in quanto questo comporterà la liquidazione del TFS a un anno (+3 mesi) dalla data di pensionamento anziché 2 anni (+3 mesi).
14 marzo 2022 Cristoforo Di Lorenzo
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 4224, sintomo n. 4335
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 20 maggio 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
INPS – 8 maggio 2025
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