Gestione residui

Qualora il residuo attivo sia stato cancellato e si debba nell’esercizio in corso riscuotere una somma afferente a tale residuo cancellato, si procede ad una rettifica in aumento del residuo stesso (che nelle scritture contabili dell’ente ha ovviamente uno stanziamento pari a zero), con ciò procedendo allo “sfondamento” del relativo stanziamento: al riguardo si ricorda che la natura autorizzatoria del bilancio non riguarda le entrate (se non quelle relative alle accensioni prestiti: articolo 164, comma 2, del TUEL): pertanto la somma da riscuotere può - anzi deve - comunque essere accertata e riscossa, anche “a sfondamento” dello stanziamento iscritto in contabilità, e ciò vale sia per la competenza che per la cassa, in quanto tali stanziamenti non costituiscono limite né per gli accertamenti né per le riscossioni.

Al riguardo si veda anche quanto previsto nel principio contabile applicato n. 4/2 che a paragrafo 9.1 espressamente dispone che “” E’, invece, necessario procedere ad una rettifica in aumento dei residui attivi, e non all’accertamento di nuovi crediti di competenza dell’esercizio, in caso di riscossione di residui attivi cancellati dalle scritture in quanto ritenuti (erroneamente) assolutamente inesigibili “”.

01 aprile 2022               Ennio Braccioni

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