Approvazione del PEF e delle tariffe tari - Necessità parere Revisore dei conti

Il problema sollevato nel quesito è stato in questi anni oggetto di discussioni e di indicazioni contrastanti, anche in considerazione delle diverse realtà riscontrabili nel paese in ordine alla individuazione del soggetto cui compete la validazione del PEF (soggetto che la delibera n. 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 adottata dall’ARERA definisce come “” ... l’Ente territorialmente competente o un soggetto terzo dotato di adeguati profili di terzietà rispetto al gestore ...””), attribuzione che secondo alcune interpretazioni potrebbe essere svolta anche dall’organo di revisione del comune, equiparando il parere dell’organo di revisione alla validazione del PEF, interpretazione che però non si ritiene condivisibile.

Tenendo conto che:

- il PEF deve essere obbligatoriamente validato da un soggetto terzo (validazione che consiste nella verifica della completezza, della coerenza e della congruità dei dati e delle informazioni necessari alla elaborazione del piano economico finanziario): tale validazione, che è presupposto necessario per la definitiva approvazione dello stesso da parte dell’ARERA, ai sensi dell’articolo 6 della ricordata deliberazione n. 443/2019, esula dai compiti attribuiti all’organo di revisione;

- il PEF non appare riconducibile ad alcuno degli atti per i quali le vigenti disposizioni - ed in particolare l’articolo 239, comma 1, del TUEL - prescrivono il parere dell’organo di revisione;

- in particolare il PEF non costituisce uno strumento di programmazione (nel qual caso il parere dell’organo di revisione sarebbe dovuto);

si ritiene che nei riguardi della proposta di delibera di approvazione del PEF e delle corrispondenti tariffe il parere dell’organo di revisione non sia obbligatorio (salvo ovviamente il caso che la acquisizione di tale parere sia prevista dal regolamento dell’ente).

30 aprile 2022               Ennio Braccioni

Per i clienti Halley: ricorrente QT n. 1259, sintomo n. 1452