Riconoscimento paterno del figlio maggiorenne straniero nato all'estero
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiEsaminando gli atti presentati a seguito di richiesta riconoscimento cittadinanza iure sanguinis da parte di cittadino argentino, è emerso che alcuni nomi e/o cognomi italiani sono stati storpiati. Occorre richiedere rettifica all'Autorità straniera? Ci sono sentenze che consentono di "sanare" bonariamente tali discordanze?
La direzione centrale per la cittadinanza del Ministero dell'interno ha sempre sostenuto e confermato il principio secondo cui la condizione imprescindibile per poter procedere al riconoscimento in via amministrativa dello status civitatis Jure Sanguinis nei confronti di discendenti di cittadini italiani emigrati all'estero è la dimostrazione inequivocabile, documentalmente comprovata, della discendenza dei predetti dal soggetto originariamente investito dello status di cittadino italiano e, d'altronde, la fonte della circolare del Ministero dell'interno n. k.28.1 del 8 aprile 1991, che disciplina il procedimento di tale riconoscimento, è proprio il medesimo suddetto principio.
In pratica l’ufficiale dello stato civile può procedere solo se si riesce a ricostruire esattamente la discendenza dell’avo italiano che è emigrato a suo tempo, dal quale per diritto di sangue, il pronipote potrà rivendicare il possesso fin dalla nascita della cittadinanza italiana.
Il fatto che nella dimostrazione della discendenza a volte la formazione degli atti di stato civile (nascita, matrimonio, morte) stranieri, soprattutto brasiliani o argentini, presentino delle discordanze delle generalità dei cittadini ciò non è sempre motivi di rifiuto del procedimento qualora con altri elementi si possa dimostrare la linea di parentela diretta che consente la trasmissione del diritto di cittadinanza.
Occorre capire se tali discordanze siano in grado di mettere in dubbio che gli atti si riferiscano ad un discendente della cittadina italiana oppure si possano ricondurre a meri errori materiali, comunque sia qualunque variazione nel contenuto degli atti dovrà essere oggetto di rettificazione presso l'autorità straniera.
Qualora le suddette necessarie rettifiche non possano essere effettuate all’estero, è facoltà dell'interessato rivolgersi al Giudice ordinario italiano, competente in materia di accertamento dello status personae, il quale può pronunciarsi sulle gravi incongruenze contenute in quasi tutti gli atti di Stato civile brasiliani, avvalendosi di mezzi istruttori di più ampia portata rispetto a quelli, solo documentali, dell'Ufficiale dello Stato civile.
Quindi se l’ufficiale dello stato civile valuta la discordanza in grado di mettere in dubbio la corretta discendenza dovrà inoltrare al cittadino idonea comunicazione di preavviso di rigetto ex. articolo 10-bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241.
18 maggio 2022 Andrea Dallatomasina
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2141, sintomo n. 2170
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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