Rinegoziazione mutui

Risposta del Dott. Paolo Dolci

Quesiti
di Dolci Paolo
08 Giugno 2022

Il nostro ente detiene 7 mutui con l'istituto Intesa San Paolo. L'intenzione dell'amministrazione sarebbe quella di avanzare all'istituto bancario intesa una richiesta di rinegoziare dei mutui in essere, in particolar modo per avere l'opportunità di allungare il periodo di ammortamento originario e poter così liberare risorse di parte corrente. La domanda è: l'ente può sempre ricorrere alla rinegoziazione qualora concessa dall'istituto di credito oppure vi sono particolari condizioni da rispettare? La convenienza e l'economicità vanno considerati solo in funzione del tasso applicato oppure è valida la motivazione dell'allungamento del periodo di ammortamento che consente di liberare risorse di parte corrente necessarie per l'ente?

Si precisa che la  rinegoziazione che si intende valutare non riguarda CDP ma Intesa San Paolo,  con la quale abbiamo i mutui attivi e a cui intendiamo chiedere la  rinegoziazione dei tassi con allungamento del periodo di ammortamento al  fine di liberare risorse di parte corrente e  quali condizioni la norma  impone di rispettare agli enti per esercitare la facoltà di rinegoziazione  (si chiede specificità circa i criteri da rispettare e le valutazioni  motivanti un'operazione di rinegoziazione) al fine di verificare  l'opportunità per l'ente di rinegoziare tali mutui, senza incorrere in  giudizi di merito da parte della Corte dei conti.

Risposta

In linea generale, e salvo specifiche e puntuali deroghe normative, le economie di spesa realizzate attraverso la rinegoziazione di mutui possono essere destinate solo alla copertura di spese di investimento o ad operazioni di riduzione dell’indebitamento, in quanto la riduzione dell’importo delle rate annuali di ammortamento non configura un reale risparmio per l’ente ma piuttosto un appesantimento del patto intergenerazionale, che aumenta in modo iniquo le spese a carico delle future generazioni per un beneficio immediato di quelle presenti, con un conseguente aumento della spesa per interessi e un generale irrigidimento del bilancio.

Non a caso, l’articolo 119 della Costituzione stabilisce che i Comuni possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento.

Si consiglia, quindi, di abbandonare l’idea di rinegoziare i mutui in essere per utilizzare maggiori risorse a favore della spesa corrente in quanto la Corte dei conti ha più volte ribadito il proprio orientamento contrario in tal senso, valutando semmai la possibilità di modulare la rinegoziazione al fine dell’estinzione di parte dell’indebitamento pregresso.

1 giugno 2022               Paolo Dolci

 

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