Comunicazione ai datori di lavoro dei dati degli attestati di malattia. Modifiche al file XML
INPS – Messaggio n. 1773 del 5 giugno 2025
Risposta del Dott. Andrea Antognoni
QuesitiSi chiede se è lecito comunicare a notai e/o avvocati gli estremi dei documenti di identità di cittadini tenuti in detenzione. Se si, quali sono i motivi giuridicamente rilevanti al fine della comunicazione?
L'ufficio deve comunque tenere presente che non è a conoscenza dello stato del documento che potrebbe essere stato smarrito e/o rubato e che pertanto fornirebbe un dato eventualmente non attuale.
Non trattandosi di dato anagrafico certificabile ma di dato personale, esso è sottoposto a regime di accesso documentale previsto dalla L. 241/1990. Come correttamente detto, l’istante deve chiaramente specificare le ragioni della richiesta che andrà valutata solo se correlata a un interesse giuridicamente rilevante (diretto, concreto e attuale). Ciò significa la tutela della sfera giuridica del soggetto o di terzi, non solo se c’è un procedimento giurisdizionale in essere ma semplicemente se c’è un interesse da tutelare anche in potenza, che dovrà essere direttamente collegato alla necessità di utilizzare quello specifico dato, cioè il numero della carta d’identità. Solo in presenza di tutti questi elementi l’istanza potrà essere valutata, diversamente sarà da considerarsi irricevibile. Trattandosi di accesso documentale l’interessato dovrà essere informato con la procedura di cui al DPR 184/2006. In caso presenti opposizione, questa dovrà essere motivata con espresso riferimento alla lesione del diritto alla riservatezza, che dovrà essere poi comparato con l’interesse giuridicamente rilevante dell’istante.
8 giugno 2022 Andrea Antognoni
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2168, sintomo n. 2197
INPS – Messaggio n. 1773 del 5 giugno 2025
Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Comunicato del 3 giugno 2025
Agenzia per la cybersicurezza nazionale – 28 maggio 2025
Risposta dell'Avv. Lorella Martini
Corte Costituzionale – Sentenza 30 maggio 2025, n. 76 e comunicato stampa
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